Il corpo delle donne
Il libro di Daniel Pennac “Storia di un corpo” (Feltrinelli, 2010) presenta un approccio particolarmente originale. La vicenda del protagonista è raccontata attraverso le sensazioni del corpo, come se fosse il corpo stesso a parlare. E si tratta di una storia che copre tutta la vita, dall’infanzia alla morte.
Nell’infanzia e nell’adolescenza i vissuti di uomo e donna sono molto simili. Le differenze di genere appaiono evidenti quando si parla dell’invecchiamento. Ovviamente Pennac descrive solo la parte maschile ma, nel leggerlo, viene alla mente la parte femminile che proprio rispetto al corpo diverge vistosamente. Lo scrittore evidenzia il calo di potenza sessuale, ora risolto farmacologicamente, e poi qualche dimenticanza e qualche problema di salute. Problemi comuni, naturalmente.
Ma se volessimo scrivere una “storia del corpo femminile”, dovremmo parlare di ben altro. Il corpo della donna invecchia. Anche quello dell’uomo. Ma le conseguenze psicologiche sono diverse. Una donna può non sentirsi più desiderata, può inseguire invano la giovinezza dal chirurgo estetico. Una donna è quotidianamente confrontata con un modello femminile perfetto. Le donne della pubblicità sono sottili, longilinee, non hanno cellulite né rughe, né borse sotto gli occhi. Non a caso una donna di 40 anni non è più considerata adatta a fare da modello. Ma le donne senior devono far fronte all’appesantimento del corpo e ai cambiamenti del viso. Carmen Covito ne “La bruttina stagionata” aveva decritto bene il sentimento di alcune quando si trovano davanti allo specchio: “Mi è venuta la faccia da stupida”. Anche le definizioni sono spesso crudeli: “una bellezza appassita”, si dice. Dunque il corpo delle donne senior può essere vissuto in modo problematico proprio nel delicatissimo rapporto di coppia.
La lettura del libro di Pennac suscita riflessioni positive a favore degli uomini. Beati loro che diventano “più interessanti” con l’età! Noi donne aspettiamo i tempi in cui il fascino di una donna sia meno legato al corpo e più legato al carattere, all’intelligenza e alla fantasia. Questi tempi non sono ancora arrivati.
Wally Festini Harris è nata e vive a Milano. Già psicoterapeuta e professore universitario, ora si dedica alla scrittura. E' autrice, tra gli altri, dei saggi, "Ricomincio da 50" (2009) e "Ricomincio da 60" (2015).