Paure e rischi: generazioni a confronto

I problemi del Paese sono gli stessi per Senior e Giovani?

La ricerca “Giovani e anziani in primo piano. Close Up”, a cura della FNP CISL offre molti spunti di riflessione sulla questione del rapporto tra generazioni, mirati a sviluppare un pensiero e una azione di trasmissione socio-culturale tra esse. Con una serie di articoli vi racconteremo alcune delle tematiche affrontate dalla ricerca. In questo primo articolo andremo ad analizzare quali sono i problemi che affiggono giovani e senior e cosa le due generazioni sono disposte a mettere in gioco per migliorare la situazione futura.

Quali sono i problemi più urgenti nel nostro Paese? Quali le questioni più spinose da risolvere? C’è differenza tra la percezioni di essi tra giovani e senior? Queste sono alcune delle domande a cui ha voluto dare risposta la ricerca “Giovani e anziani in primo piano. Close Up”, a cura della FNP CISL.

Quello che emerge è una sostanziale visione comune tra le due generazioni che rispecchia l’andamento generale del Paese, registrato da istituzioni e media. Se, però, i cosiddetti problemi da podio sono gli stessi per giovani e senior, cambiano quelli successivi, ai quali, in base all’età, si dà una rilevanza diversa.

Ma partiamo dalla visione dei Senior. Per gli Over il problema primario nel nostro Paese è la disoccupazione, al secondo la criminalità, avvertita in particolar modo nel centro Italia, mentre in terza posizione si attesta quello dell’immigrazione.

Per le generazioni più giovani i problemi primari sono gli stessi: la disoccupazione è avvertita maggiormente dalle donne, e dal campione residente al sud, mentre gli uomini sono più sensibili alle questioni di criminalità e corruzione. Al nord è fortemente sentita la questione dell’immigrazione.

Poi la forbice si apre: gli over sentono come problema forte la solitudine (8% contro 2%), la salute (8,3% contro 5,4%), mentre al contrario per i giovani sono più importanti l’inquinamento (10,5% contro l’8,1) e la corruzione (9,9% contro il 7,1%).

Definiti i principali problemi è stato poi chiesto al campione cosa fosse disposto a mettere in gioco per migliorare la situazione. Tempo e denaro, anche se con un forte divario tra il primo e il secondo, sono la dote che i Senior mettono sul tavolo, mentre i giovani, oltre al tempo, sono fortemente disposti a mettere in gioco reputazione, lavoro e denaro.

Andando ad analizzare la situazione in generale, emerge infatti che sono i giovani quelli maggiormente propensi al “rischiare qualcosa” per cambiare le cose: sono disposti a mettere in gioco la propria immagine sociale per migliorare la situazione e quella del territorio, e sono inclini a dedicarci anche più tempo e più denaro rispetto ai senior. Se quindi i giovani sono disposti a mettere sul piatto cose concrete per cambiare il contesto nel quale vivono, per i senior resta il tempo il bene primario da donare, un bene comunque particolarmente prezioso per la categoria, considerando l’avanzare dell’età.

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*Campione: La rilevazione ha interessato 1005 persone con un’età compresa tra i 65 e il 75 anni (53,6% donne – 46, 4% uomini) e 1003 persone con età compresa tra i 18 e i 29 anni (50,6% uomini – 49,4% donne).

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Giornalista freelance. Formatasi sulla carta stampata, Alessia Marsigalia si è poi dedicata all'informazione online. Studiosa di giornalismo costruttivo e cambiamenti sociali, collabora con diverse testate tra cui Osservatorio Senior.

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