Il filo conduttore

La storia di: Devon

Nato nel 1966, all’età di 50 anni, dopo essere stato invaso all’età di 24 anni da varie patologie croniche come ipotiroidismo, diabete, arrivando ad una obesità di terzo grado con un peso corporeo di 151 kg, ho cercato soluzioni e rimedi sia a livello farmaceutico, nutraceutico, da vari specialisti, ma soprattutto supporto psicologico.

Finalmente oggi ho perso ben 47 kg e il mio stile di vita si sta trasformando e sto proseguendo con la perdita di peso e miglioramento delle condizioni di salute.

Ora sono pieno di rabbia, infuriato con me stesso perché la mia macchina biologica ha evidenti segni di questo passaggio sia di esperienza che di tempo trascorso e nonostante la prospettiva migliore di vita mi sento morire dentro, senza voglia di vivere e sorridere.

Nonostante il mio pensiero “autogratificante” non ho provveduto prima semplicemente perché non comprendevo la soluzione e ho posto rimedio appena ne sono stato consapevole, mi sento fallito nella vita perché non ho potuto vivere i miei migliori anni come volevo con molti limiti e non riesco più a “riprogrammare” progetti proprio perché dietro di me ho tralasciato opere incompiute come amori, affetti, amicizie, relazioni, ancora single, hobby e passioni, perché ricercavo in qualche modo di migliorare me stesso e ora intravedo la mia esistenza come un grande bluff.

Devon ha chiesto di avere una risposta pubblica da una psicologa esperta del mondo senior.  Risponde Silvia Lo Vetere:

Gentile lettore, ha avuto molto coraggio e determinazione nel cambiare.

L’affrancamento da un corpo sentito in una vita ingombrante, l’ha consegnata a una nuova libertà. Più che guadagnata.

La libertà però può anche fare paura. Bisogna muovere piccoli passi per dotarla di senso.

Non si chiuda in una nuova prigione, fatta di rimpianti.

Piuttosto accetti di continuare a farsi aiutare, imparando a camminare lungo questo nuovo sentiero.

Lo merita.

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Foto di Anja da Pixabay

 

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