Voglia di fuga dai soliti clichés
La storia di: Cassandra
Ormai a 59 anni da sola per scelta, o meglio per conto mio per scelta, non smetto però di riflettere sul mio passato con la speranza che faccia un po’ di luce sul mio futuro.
Ho paura a lasciarmi andare in una relazione e per questo non ho incoraggiato un vecchio amico che dopo le nostre rispettive separazioni, circa tre anni fa, ha cercato di conquistarmi.
Si è spezzato qualcosa dopo la mia separazione, la fiducia negli uomini si è incrinata. Il mio ex, secondo un cliché da commedia all’italiana, a 60 anni ha messo incinta una ragazza di 26 anni e mi ha lasciato.
La nostra storia era arrivata ad un bivio: io depressa per un tumore non riuscivo più ad essere quella di un tempo e lui si era allontanato, sentendosi giudicato ed incompreso, un fallito per i suoi disastri professionali ed economici.
Non è stato tanto il tradimento, ma le bugie, la menzogna patologica, questo mi ha profondamente scioccato, come si può vivere per 15 anni insieme ad una persona e fingere totalmente di essere un altro!
Forse anche io non volevo vedere ma ora non mi fido più né di me stessa né degli altri.
Danneggiata da questa relazione tossica, malgrado abbia avuto, da una precedente relazione, una figlia meravigliosa che mi dà grande forza con la sua intelligenza e bellezza d’animo, non riesco ad essere misericordiosa, sono giudicante e non riesco più ad aprirmi e ad empatizzare con l’altro.
Il tempo passa inesorabile e non so cosa o chi riuscirà di nuovo a sciogliere queste difese e a svelare di nuovo la mia anima e anche il mio cuore. Quando mi confronto con i miei coetanei, anche se vivono in matrimoni o in relazioni stabili, trovo lo stesso disincanto, o peggio disgusto.
Ho scritto così di getto senza riflettere, per capire se questo sentire è un sentimento comune, normale, ineluttabile, oppure se c’è un segreto, uno spiraglio, che ci aiuti a ritrovare un po’ di sano interesse, di nuova curiosità ancora per l’altro.
Grazie e spero di non aver annoiato nessuno o peggio infastidito.
Aspetto con interesse la risposta della psicologa.
Casandra ha chiesto di avere una risposta pubblica da una psicologa esperta del mondo senior.
Risponde Silva Lo Vetere:
Gentile signora, credo che la sua sfiducia, delusione, rabbia, siano sentimenti più che normali.
Ha affrontato con capacità eventi traumatici: un tumore, un tradimento durato nel tempo.
È riuscita comunque a procedere e questo denota non poca forza.
Procedere nonostante, spesso comporta d’altra parte, non potere dare sufficiente spazio al dolore, dotarlo di senso imparando a farci i conti meglio. A gestirlo non sentendosene sopraffatti.
Forse ora è il momento di farlo.
Di parlare con un terapeuta con il quale essere aiutata a dare nome ai complessi sentimenti ed emozioni legati alla malattia e al tradimento.
Penso che per ritrovare la fiducia di potere amare ancora debba prima mettere ordine nei suoi pensieri e sentimenti legati alle vicende traumatiche che ha vissuto.
Credo valga la pena di farlo. Di prendere questo spazio per sé, senza il quale fidarsi di nuovo diventa molto difficile.
È ancora giovane per non amare più.
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