Ricostruirsi
La storia di: Gina
Sono Gina, ho 60 anni compiuti da poco e per me il compleanno è stato un momento di bilancio di una vita piena di soddisfazioni in alcuni frangenti e in altri frangenti vuota.
Ho avuto un’infanzia felice in mezzo a tanti fratelli e sorelle, in un paese del centro Italia dove ho iniziato ad amare la natura (e non ho mai smesso).
Quando ho conosciuto il ragazzo che poi sarebbe diventato mio marito l’ho seguito nella grande città, prima Firenze, poi Torino, poi Bari, via via dove lo portava il suo lavoro.
Io un lavoro vero non l’ho mai avuto. Sono una “casalinga”, lo scrivo tra virgolette perché secondo me ci sono casalinghe che fanno vite completamente diverse.
Io ero contenta di dedicarmi a mio marito, ai figli, alla casa, ma questo non mi ha mai impedito di avere tante amiche con cui parlare e di seguire gruppi che organizzavano lunghe gite. Era un po’ complicato ricostruire i rapporti quando si cambiava città, ma ne valeva la pena.
Questa è stata la fase bella della mia vita, poi mi sono ritrovata sola, prima se ne sono andati i figli anche loro in città diverse per seguire il lavoro, poi una brutta malattia si è preso mio marito lasciandomi un vuoto enorme e un grande dolore. Le amicizie, le conoscenze sono rimaste ma non bastano a colmare il vuoto.
La mia vita è cambiata e sono convinta che devo ritrovare dentro me stessa le ragioni per dare un senso alla vita che mi rimane. Sto seguendo un gruppo di sostegno psicologico e credo che mi stia facendo bene. Ma è difficile, è come se dovessi costruire una nuova Gina che prima non esisteva.
Se avete qualche consiglio, lo accetto volentieri.
Foto cottonbro studio da Pexels
Fa bene a seguire un gruppo di sostegno psicologico, la aiuterà a trovare una nuova sé stessa.
Non con un miracolo ma col tempo. Un sostegno individuale sarà ancora meglio. Le auguro il meglio.