Un’interessante indagine americana sui trend di viaggio dei baby boomers per il 2016.
In valigia o nel trolley non dimentica mai di mettere i medicinali, un comodo paio di scarpe, occhiali da sole, una macchina fotografica e, a differenza del viaggiatore più giovane, un buon libro e i numeri di emergenza. Se poi a casa ha un cane o un gatto, è molto difficile che lo porti con sé.
E’ il comportamento tipico del senior americano come emerge da una indagine svolta on line da Patty David e Vicki Gelfeld che nello scorso autunno hanno indagato, per conto di AARP, le intenzioni, le abitudini e i programmi di viaggio dei nordamericani senior per l’anno in corso.
Come il 99% dei suoi coetanei, il nostro baby boomer prevede di fare nel corso dell’anno almeno un viaggio di piacere, che sia dentro i confini nazionali o all’estero. Preferibilmente per visitare una città, godersi una bella spiaggia o fare una crociera.
Se per raggiungere la méta di vacanza usa l’aereo, non ha l’abitudine di attardarsi troppo in aeroporto e non trae particolare soddisfazione nel girovagare tra le varie amenities offerte nelle sale partenza, fatta eccezione per i ristoranti.
Quando fa le prenotazioni, anche se non sciala non appare però troppo preoccupato per il budget che deve mettere a disposizione per il viaggio e tendenzialmente non pensa di cambiare destinazione se per caso ci saranno aumenti di tariffe.
Nella scelta dell’albergo, è attentissimo a che l’offerta comprenda la “colazione inclusa” e l’”uso gratuito della connessione internet”.
Di solito, decide la vacanza con una di questa motivazioni: rilassarsi e rinvigorirsi, uscire dal tran tran quotidiano, trascorrere del tempo con la famiglia o con gli amici.
Anche se poi, durante la vacanza, 1 su 3 si porta dietro il lavoro a cui dedica approssimativamente il 10% del tempo e la gran maggioranza si tiene connessa con la vita di tutti i giorni attraverso la tv e internet.
Molte differenze con il comportamento vacanziero del senior italiano ed europeo ?