L’importante è non perdersi d’animo

La storia di: Seymour

Ho 57 anni e trovo difficile descrivere la mia vita, è così piena di imprevisti, sia nel bene che nel male.
Sono stata sposata 13 anni, tanto tempo fa, un figlio, ora grande (con cui ho un buon rapporto).
Fu una decisione difficile, anche perché a 40 anni trovare lavoro e casa senza soldi e aiuto
e con figlio adolescente era un’impresa titanica. Mi ci vollero due anni pieni, tra lavori temporanei e trovare finalmente casa. Qualche anno dopo conobbi la mia anima gemella, vivemmo otto anni intensi, eravamo molto uniti. Ma il destino si sa, a volte è perfido o addirittura crudele…
Nel giro di neanche tre mesi morì di tumore. Fu un colpo basso che ancora oggi dopo cinque anni faccio fatica a parlarne… A questo, il destino in contemporanea aggiunge la malattia di mia madre che sto accudendo. Negli ultimi cinque anni ho ricevuto più colpi io, che una pallina da tennis in un torneo.
Eppure, non mi sono persa d’animo, ho cercato di reagire come faccio sempre, ho fatto un corso di pasticceria e mi sono divertita, ho fatto un corso di tatuaggio e me ne sono fatta uno da sola, ho scritto racconti horror in vendita ebook, ho iniziato a dipingere e a disegnare, ho fatto catering per un amica con oltre 30 invitati.
Insomma, continuo ad inventarmi e ho ancora tanta voglia di imparare, mi piace leggere, cucinare, camminare sulla spiaggia a piedi nudi, giocare ai videogiochi e perché no, stare anche da sola.
Non dico che non ho avuto tristezza, nostalgia o depressione ma se ti soffermi troppo sul passato ti perdi il presente e ti giochi il futuro.
Amicizie?  Molti uomini fraintendono il fatto che se una si tiene bene, mica lo fa per cercare qualcuno, io mi voglio semplicemente bene. Amicizia femminile? Non saprei, qualche delusione l’ho avuta, altre sono chiuse in un circolo vizioso di delusioni, di cui non mi sento di prendere parte.
Pensione? Dubito che l’avrò mai, poi il cliché della pensionata mi sta stretto. Appena potrò mi trasferirò e ricomincerò da capo un’altra volta.

Il nostro lettore ha chiesto di avere una risposta pubblica da una psicologa esperta del mondo senior.  Risponde Silvia Lo Vetere:

Gentile Signora la sua lettera più che una necessità di parere, mi sembra una importante testimonianza. Magari non tutti possiedono la sua stessa forza, creatività e capacità di nuovi inizi. Le sue parole però indicano che tutti hanno la possibilità quantomeno di mettersi in questa ottica.

Anche quando non sembra valere più la pena vivere la vita, c’è sempre una prospettiva diversa in cui porre le cose, per ognuno di noi. Una possibilità di dare senso al dolore, senza escluderlo, ma come capace anche magari di farci scoprire lati inattesi di noi stessi e talvolta una forza che forse non immaginavamo avere.

Con i quali continuare a rendere onore alla vita, continuare ad apprezzarla nonostante.

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