Un’iniziativa che fa crescere i nonni

L’Associazione Nonni 2.0, lanciando un concorso nelle scuole italiane per l’anno scolastico 2018-2019, ha voluto porsi in ascolto degli studenti-nipoti, della loro esperienza con i nonni, per capire meglio il proprio compito che certamente è più che un semplice servizio di welfare, seppure importante per i figli che hanno l’impegno assillante del lavoro. Il titolo del testo da comporre proposto agli studenti di ogni ordine e grado è stato “Io e i miei nonni: esperienze e riflessioni”

foto CC0 Public Domain da Pxhere

Come nonni ne abbiamo tratto molte suggestioni. Parte delle esperienze raccontate potrebbero essere raccolte attorno a queste due prima grande voci: eredità e dono.  Molti componimenti esprimevano infatti la consapevolezza di essere debitori della vita ad altri, di essere stati generati. “Se i nonni non fossero esistiti non poteva esistere mia mamma e a sua volta nemmeno io” dice uno scritto.  I ragazzi riconoscono dentro l’eredità dell’essere al mondo anche quella di tante altre cose, magari piccole, come una consuetudine, un messaggio, un’abilità.

“Io sono un giovane albero, i nonni le mie radici” dice un nipote. Poi i nipoti hanno l’intuizione di appartenere ad una storia che viene da lontano, grazie al racconto che i nonni fanno di un passato sia personale che collettivo: “In loro ritrovo le mie antiche origini” scrive una ragazzina di terza media. C’è anche la percezione che questa eredità, questo dono ricevuto, va mantenuto e approfondito, insomma riconoscere di essere stati generati rende generativi: “Spero un giorno di poterti ridare tutto quello che mi hai dato e renderti fiera per quello che un giorno diventerò” afferma una liceale. In una società dove la mentalità dominante propone un uomo autosufficiente e libero dalle relazioni, un uomo che vive solo l’attimo presente, nel mito della novità, queste dimensioni dell’esistenza che si imprimono nell’io assorbente delle giovani personalità ci sono sembrate un seme prezioso, che naturalmente va coltivato, altrimenti si perde.

Altre due parole riassuntive di tante riflessioni contenute nei lavori dei nipoti possono essere promessa e positività.  C’è infatti forte l’esperienza di essere accolti, “l’anima dei nonni è una culla”, di essere valorizzati e capiti: “Grazie di credere in me”, abbiamo trovato scritto.  I nipoti si sentono accolti dentro una relazione che è anche ludica e gioiosa:” Con te non mi annoiavo mai: era un continuo ridere” dice una bimba, come del resto tanti altri.  Per altrettanti è anche una relazione per così dire appetitosa: “Cara nonna, non rinuncerò mai alla tua cucina buonissima! Forse mamma si offenderà, ma tutto quello che cucini tu è mille volte più buono!”

Importante poi la sensazione di avere nei nonni un punto fermo, magari quando papà e mamma non lo sono: “I nonni sono la roccia della famiglia” si dice, oppure “Era un maestro: non c’era risposta o consiglio che non fosse in grado di fornire”.

Ne consegue la posizione della riconoscenza “Vi voglio un mondo di bene” dice un nipote col tipico trasporto giovanile. Dunque la promessa, il positivo che la vita contiene, è ben testimoniato dalla relazione con i nonni. Una espressione forte di questo è quando i ragazzi e i bambini ci hanno parlato degli eventi tragici che hanno ascoltato dai nonni perché è emerso un modo di narrare positivo il dolore della storia, un saper addomesticare il dolore della storia. Così ad una bimba di quinta elementare è rimasto impresso per sempre un episodio di reciproca umanità tra la famiglia del nonno e soldati nazisti nel buio della guerra. Altrettanto significativa è la capacità dei nonni di  vivere la morte senza disperazione ricordata in molti testi. Pensiamo sia molto importante che i nonni si aiutino per una sempre maggior saggezza di questa possibilità enorme che è loro data.

Anche per questo l’Associazione ha proposto un nuovo concorso nelle scuole italiane, il titolo di quest’anno è: “I nonni ci dicono, esperienze per il presente”.

Sul sito dell’Associazione Nonni 2.0 si possono trovare tutte le informazioni che interessano https://www.nonniduepuntozero.eu/.

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Innocenza Laguri ha insegnato per 40 anni italiano e storia alle Superiori, è membro del Direttivo dell’Associazione Nonni 2.0 ed è nonna di una nipote.

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