Fallimento

La storia di: Davide

Nato nel 60, quindi prossimo ai sessanta… una vita travagliata direi divisa in tre parti. Sono nato in un paesino dell’Abruzzo sul mare, ma a due anni trasferito con la famiglia a Torino dove ho vissuto fino ai 28 anni. Durante un Capodanno passato nel mio paese di origine, ho conosciuto una ragazza che poi ho sposato nel 1990. Nell’autunno dell’88 l’amore mi ha portato a trasferirmi da Torino per tornare in Abruzzo.

La seconda parte della vita è quella passata con mia moglie (la prima) che mi ha portato gioie e dolori. Bene perché avevamo una bella casa, lei insegnante io tecnico elettronico specializzato… nel 2000 decido (ahimè) di licenziarmi per lavorare nell’attività commerciale di famiglia (tabaccheria). Nel 2009 la fine della seconda parte della mia vita, lei mi lascia per una malattia a 48 anni.

Mi trovo a dover decidere a 49 anni del mio futuro.
Apparentemente con buoni auspici: avevo un’attività avviata ed una casa di proprietà… decido di continuare (doppio ahimè), nell’inverno del 2009 conosco quella che ora è mia moglie (la seconda). Iniziamo la nostra storia consolandoci a vicenda… io per la perdita, lei reduce da un matrimonio con violenze e tradimenti… è una donna splendida e non mi è pesato sposarla e ‘adottare’ i suoi due figli.

Dopo i primi due anni, inizio ad avere problemi finanziari dovuti credo ad una errata gestione dell’attività… finanziamenti, mutuo, tutto contribuisce a ridurmi sul lastrico. Così vendo attività e casa per cercare di pagare i debiti, cosa che è riuscita solo parzialmente.

Ora siamo in affitto (alto) con la fortuna (?!) di aver preso in gestione un piccolo bar che però non è sufficiente a darci quanto ci serve e i debiti continuano. Le banche hanno chiuso i rubinetti (non ho meriti creditizi, già) e ora iniziano problemi di salute. Io ho messo due stent nel giro di un anno. Mia moglie secondo intervento in pochi mesi. Sfortuna, incapacità non so cosa sia.

Io lavoro tutti i giorni dalle 7 alle 18 e a dicembre anche la domenica. Sono disperato, certo in questi casi si pensa anche a farla finita, ma forse un po’ per vigliaccheria, un po’ perché ho visto lottare per la vita, un po’ perché lascerei in crisi le persone che amo non lo farò. La soluzione? Non ne ho idea, so solo che invece di contare quanti anni ho, vedo che quelli che rimangono diminuiscono velocemente.

Desideri? Un po’ di serenità… conquistandola con un lavoro migliore, salute e magari un lavoro anche per mia moglie… ma chiedo troppo, lo so.
Scusate lo sfogo. Grazie
Davide

Davide ha scritto la sua storia prima dell’epidemia.

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