Scrive una lettrice: “Ho 65 anni, sono sposata da 40 e amo ancora il mio uomo.
Il nostro rapporto si è sempre basato su fiducia, su interessi comuni, sui figli che abbiamo avuto, ma anche su una forte attrazione fisica.
Fino a un paio di anni fa il nostro rapporto sessuale funzionava bene, poi si è inceppato qualcosa, gradualmente non d’improvviso.
Lui, che ha cinque anni più di me, mi si avvicina ma poi perde interesse o non ha abbastanza desiderio. Quando mi fa capire che ha voglia, sono io che non sono disponibile, non so neanche bene perché. E’ tutto un gioco di avvicinarsi e allontanarsi subito, come se a questo punto nessuno dei due avesse il coraggio e la voglia di avventurarsi oltre. Così, giorno dopo giorno, non riusciamo più nemmeno a toccarci. Non ne parliamo, ho paura che sia peggio, ma non so cosa fare”.
Cara lettrice,
l’immagine che le sue parole mi hanno suggerito è quella di un elastico che, tirato da entrambi i lati, si avvicina per poi allontanarsi, per poi riavvicinarsi di nuovo prima di riallontanarsi.
Un po’ come i balli narrati nei libri di Jane Austen, dove la coppia, sfruttando la danza per conversare, si giostrava tra passi rasenti ai corpi e altri che invece li esiliavano temporaneamente ai lati della sala, per poi riunirsi, sfiorarsi con le punte delle dita e quegli occhi, colmi di emozioni da trattenere, perché nulla, negli eventi mondani doveva trapelare.
Mi date l’idea di studiarvi, ma al contempo temete quel passo in più. Ricordate però che evitare porta solo a rinforzare il problema, mentre evitare di evitare può rivelarsi una scelta migliore.
Il peggio che possa capitare se andate oltre quella danza tra voi cosa potrebbe essere? Che uno dei due oppure entrambi dimostrate che non avete desiderio di avere un momento di intimità? Sarebbe così terribile? Al momento vi siete abituati alla vita senza quel tipo di intimità, e una delle capacità dell’essere umano è proprio l’adattamento.
Prima di tutto vi consiglierei di pensare a tutte le volte che vi siete trovati a dovervi confrontare su qualche aspetto a cui la vita vi ha posto di fronte. Considerati i quarant’anni di matrimonio presumo anche che abbiate fatto squadra per poter arrivare affiatati e uniti dopo tutto questo tempo. Allora perché fermarsi proprio ora?
La vita vi sta chiedendo di unirvi nuovamente per affrontare insieme una difficoltà gestibile e superabile, iniziando a vederla da una prospettiva diversa, senza drammi o timore di una potenziale frattura tra di voi.
Anni fa, camminando su un lungo lago, vidi due papere, maschio e femmina, appollaiate una di fianco all’altra ma con le teste girate ai lati opposti. Scattai una foto perchè spesso, nel mio studio di psicoterapia, mi giungono coppie che mi ricordano quelle papere, vicine ma intente a guardare altrove, alla ricerca di una via di fuga da un problema che fanno fatica a guardare. Ecco, prima di tutto trovate il coraggio di dirvi che siete in difficoltà, poi vedrete che già sarà diverso.
Foto monkeybusinessimages su licenza iStock. Modelli in posa.
La sessualità per gli anziani rappresenta un piacere controverso. Se non si è pronti e freschi può diventare difficile accettarsi. Occorrono attenzioni e igiene intima costante che, per alcuni rappresenta un problema . I luoghi migliori per tali effusioni potrebbero essere i siti termali dove, si privilegiano bisogni che ben si confanno alla salute psico-fisica dei frequentatori abituali . Un’abbigliamento comodo ed elegante favorisce all’esterno ed all’interno di tali strutture una buona socializzazione e le conoscenze, favorite dall’ambiente circostante, alimentano i desideri sopiti da tempo . Unico e non minimo inconveniente, il costo vivo di ogni trattamento che, dovrebbe prevedere e supportare il peso economico da affrontare in ogni occasione propizia .