Silver Economy, una nuova ricerca

“Silver Economy, una nuova grande economia” è il titolo del recente Quaderno di approfondimento di Itinerari Previdenziali (maggio 2022), che contiene sia una aggiornata e ampia analisi delle dimensioni e delle caratteristiche della Silver Economy in Italia, sia i risultati della prima indagine demoscopica su “chi sono, cosa fanno e cosa desiderano i Silver” nel nostro Paese.

Cinque numeri, scelti tra i tanti elaborati in questo interessante studio, ci aiutano a capire l’importanza di questa economia, già oggi e ancor più in futuro.

Lo “spendibile netto annuo” dei Silver italiani è stimato intorno ai 280 miliardi di euro.

La ricchezza mobiliare in circa 1.743 miliardi di euro.

La ricchezza immobiliare (per lo più case) in 2.558 miliardi di euro.

L’impatto delle spese per consumi o sostegni a familiari ha un impatto sul Prodotto Interno Lordo stimabile tra i 323 e i 500 miliardi, quindi tra il 20% e il 30% del PIL.

Questo flusso di risorse genera un’occupazione stimabile tra 4,6 e 5,4 milioni di persone.

La definizione di Silver Economy utilizzata è stata la seguente: “l’insieme delle attività economiche rivolte specificamente alla popolazione con 65 anni o più inclusi anche i prodotti e servizi materiali e immateriali, beni e prodotti di consumo o investimento e varie forme di assistenza psicologica, riabilitativa e sanitaria di cui queste persone usufruiscono direttamente e l’ulteriore attività economica che questa spesa genera.”

La definizione è mutuata dal report della Commissione Europea che prima nel 2018 dimensionò la Silver Economy del nostro Continente.

Però, al contrario di quest’ultima, che prese in considerazione la popolazione dai 50 anni in su, il perimetro dello studio di Itinerari Previdenziali, correttamente, comprende le persone dai 65 anni in su.

A conferma di quanto emerso anche in precedenti studi (si veda tra gli altri anche la pubblicazione “Silver Economy -Technology and Ageing” di Osservatorio Senior – Poste Italiane del 2020), le spese per consumi dei Silver sono prevalentemente per “casa, acqua ed elettricità”, seguite a distanza da quelle per “cibo e bevande non alcoliche” e da quelle per “trasporti e mobilità”.

Va però segnalato che la previsione europea al 2025 è che, non solo vi sarà un notevole incremento della spesa complessiva di questa popolazione, ma che gli incrementi maggiori riguarderanno il settore della salute e della farmaceutica (oltre il 50%), l’alimentare e bevande (+46%), nonché i settori dell’arredamento e delle attività ricreative (tra il 42 e il 45%).

In generale, si può prevedere una crescita ulteriore di consumi che rispondono alle esigenze di invecchiamento attivo e di una buona qualità di vita, non solo di una maggiore longevità.

L’indagine demoscopica realizzata insieme allo studio, focalizzata su “chi sono, cosa fanno e cosa desiderano i Silver” in Italia, ha riguardato anche i cinquantenni (in particolare, l’indagine ha segmentato tra 50-64 anni, 65-74 anni, oltre i 75 anni).

Oltre a dati sugli effetti anche psicologici della pandemia (di cui si riferirà in altra sede), l’interessante indagine demoscopica fornisce risultati su molti fronti: dal ruolo in famiglia e nella società, all’abitazione e all’uso delle tecnologie; dal livello di soddisfazione per la propria situazione economica attuale al livello di fiducia nel futuro; dalle paure (tra cui primeggiano la perdita di autosufficienza, la perdita di autonomia e i problemi di salute) alle modalità di prevenzione, cura, alimentazione e attività fisica.

Particolarmente interessante il capitolo dedicato alla sensibilità ambientale. Alla domanda: “che importanza attribuisce ai problemi climatici ed energetici (surriscaldamento del pianeta, inquinamento e così via), la maggior parte degli over50 italiani non solo li ritiene importanti ma mette in pratica azioni coerenti con la tutela ambientale. In particolare, tra i soggetti 65-74enni si rileva la quota più ampia di persone che adotta comportamenti a favore del risparmio energetico (89,6%), seguiti a breve distanza dai 50-64enni (86,7%) e dagli over 75 (86,1%)”.

Inoltre, “l’86,5% dei 65-74enni si impegnano nella raccolta differenziata mentre tra i 50-64enni e tra gli over75 la quota è rispettivamente del 79,6% e del 78,9%. I Silver sono attenti anche alla quantità di cibi acquistati al fine di ridurre gli sprechi alimentari…”

Un Quaderno di approfondimento, quello di Itinerari Previdenziali, dunque ricco di informazioni e spunti per chi è interessato a conoscere il mondo dei Senior di oggi e per chi, a livello imprenditoriale, associativo o politico, intende operare nella Silver Economy.

foto SeventyFour su licenza iStock

 

Condividi questo articolo

Lascia un commento