Guardare indietro, guardare avanti

La storia di Agnese

Ho 63 anni e sto per andare in pensione quindi è un momento importante per la mia vita, stanno per cambiare tante cose, tante abitudini e faccio fatica ad immaginarmi cosa accadrà quando non avrò più l’obbligo della sveglia alle 6.30 per andare in ufficio.

Mi viene spontaneo fare un bilancio, cosa mi spiace lasciare e cosa lascio molto volentieri.

Prima di tutto lascio l’incubo della sveglia, la fretta di vestirsi e di uscire di casa, i tre quarti d’ora di autobus per approdare in ufficio, il sentirsi un numero quando a fine pomeriggio faccio il viaggio al contrario e devo sopportare la calca di tutti noi pendolari.

Abbiamo chiesto più volte alla direzione se si può lavorare in smart working, ma ci è concesso di farlo solo pochissimi giorni al mese. Mi mancherà il lavoro? Non so, non credo, è un lavoro impiegatizio a metà tra l’amministrativo e il commerciale, lo conosco bene ma è senza grandi scossoni, non è che ti dà emozioni, insomma ne posso fare a meno.

Sono ormai tra le senior dell’ufficio, mi rispettano e un po’ sì mi dispiacerà perdere il rapporto con le tante colleghe più giovani con cui parliamo di lavoro ma anche di cose personali. Con le ventenni è più difficile, ma con quelle che hanno solo qualche anno meno di me c’è confidenza.

Molte di loro mi mancheranno!

Sarò capace di riprendere i rapporti con le vecchie amiche che ho trascurato così tanto o di farmi nuove amicizie? Non riesco ad immaginarmi una vita senza amici e amiche e adesso avrò tempo per dedicarmi a loro, speriamo di essere brava a farlo.

Mio marito ha davanti a sé ancora qualche anno di lavoro, quindi eventuali programmi, tipo lunghi viaggi insieme, devono aspettare. Da ragazza mi piaceva suonare la chitarra, poi l’ho abbandonata, forse potrei riprenderla.

Penso di sapere qual è la scommessa ma non so se la vincerò. La scommessa è non pensare sempre a quel che ho fatto in passato e riuscire invece a tirar fuori, con un po’ di immaginazione, qualche idea nuova per il mio futuro.

Insomma, guardare avanti e non solo indietro. Speriamo di farcela. Tante altre prima di me ce l’hanno fatta. Avete qualche suggerimento?

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Foto di Enrique da Pixabay

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Un Commento

  1. Silvia 17 Febbraio 2025 at 19:06 - Reply

    Tutti sognano la pensione, un mondo ideale senza lavoro ma retribuiti. E poi?
    Mancherà il mondo fuori, le amicizie del lavoro, i confronti con i colleghi, il mondo del lavoro non suddiviso per età, il mondo visto con gli occhi di tanti…..
    Farai un viaggio ogni tanto, ma non sarà quello che ti darà l’energia che ti serve sempre.
    Sono in pensione da 14 anni, nel volontariato ho trovato tuto ciò che avevo perso. Ma ne ho cambiati diversi, finché ho trovato il mio…..

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