La gioia dei nipoti
La storia di: Adele
Sono stata una madre decisamente imperfetta, ma adesso penso di essere una brava nonna.
Ho avuto i miei due figli da giovane, a 23 e 25 anni, avevo ancora voglia di godermi la vita e anche se non gli ho fatto mancare niente non ero molto presente quando erano piccoli.
Mi confrontavo con le altre madri e mi accorgevo che i miei sentimenti materni erano per così dire tiepidi. Forse ero troppo giovane e non ero ancora pronta, non so.
Ora ho 70 anni e tre nipoti, un tredicenne e due bambine, una di sette e la più piccola di due anni.
E ne sono completamente innamorata.
L’aridità emotiva che avevo da madre si è trasformata in un sentimento travolgente per i miei nipoti. Per loro ci sono sempre, la giornata inizia bene quando so che la trascorrerò con loro e sono convinta che anche a loro piace stare con la nonna.
Il ragazzo sta vivendo l’inizio dell’adolescenza e, con mia gioia e sorpresa, ha cominciato a raccontarmi le sue prime difficoltà di quell’età, fiducioso che la nonna lo capisca.
Con la seconda mi invento giochi e storie da raccontarle e passiamo insieme giornate intere senza accorgerci che il tempo passa, felici di stare insieme.
Non avrei saputo immaginarmi niente di meglio per questa fase della mia vita, invecchiare così è bellissimo e non posso che dire grazie ai miei nipoti che mi stanno regalando questa felicità.
foto da pixabay
Cara Adele,
come ti capisco. Mano a mano che ti leggevo vedevo un po’ me stessa che, di figlie, ne ha una, ma avuta a 19 anni.
Cosa vuoi capire a 19 anni? Poco o niente. A volte, se mi guardo indietro, mi sento molto in colpa per non essere stata come mia figlia avrebbe meritato, così come sento di essere stata molto, molto fortunata per come è cresciuta e la persona che è diventata.
Mia figlia, che oggi ha 38 anni (io 57), è una donna stupenda da ogni punto di vista ma, quello che più mi stupisce, è l’attaccamento che ha per me e che sento di non meritare.
Mia figlia mi ha regalato la cosa più bella che mi sia mai capitata nella vita: un meraviglioso bimbo che ora ha 5 anni. Lui non mi chiama nonna, mi chiama “amore mio” e dice che la mamma è gelosa del nostro amore.
Rinunciare ad una notte di sonno tranquillo perchè almeno una volta a settimana Daniele viene a dormire dai nonni e vuole stare nel lettone, non mi pesa.
Rinunciare ad un impegno che avevo preso perchè mia figlia mi chiede se posso tenerlo io, non mi pesa.
Rinunciare a qualcosa di carino per me perchè i negozi più belli sono diventati il toys e quelli di abiti per bambini, è solo una grand gioia.
Io lavoro ancora e anche tanto, ma ogni momento libero è per quello che io chiamo il mio Omino.
Dargli e ricevere l’amore più bello del mondo è una benedizione e sono davvero grata alla vita per questo.
Un abbraccio Manuela