Il filo conduttore della mia vita

La storia di Rina

Arrivata a 66 anni, qualche bilancio della propria vita si fa.

Ci sono lati della mia vita ancora oscuri, che anch’io non riesco a interpretare. Troppe volte mi sono domandata se in certi frangenti stavo facendo le scelte giuste, se non stavo seguendo una brutta china quasi senza volontà.

Da giovane, poco dopo i vent’anni, ho avuto varie malattie croniche, che mi hanno invaso e che mi hanno condotto all’obesità con un peso oltre i 100 chili.

All’inizio le ho provate tutte per contrastare queste malattie e i suoi effetti, farmaci, soluzioni nutraceutiche, specialisti di tutti i tipi. A un certo punto mi sono lasciata andare e la situazione è degenerata.

C’è voluto del tempo per capire che dovevo reagire, così, solo dopo molti anni bruttissimi, ho ripreso a curarmi e mi sono fatta aiutare psicologicamente.

Da una decina d’anni va meglio, ho perso molti chili e il calo di peso sta proseguendo. Anche le condizioni di salute sono migliorate, il mio stile di vita è ritornato quasi normale e sto facendo una vita sociale accettabile.

Però sul mio corpo e sulla mia anima sono rimasti segni evidenti di questa terribile esperienza, che ha caratterizzato quasi tutta la mia vita, come un filo conduttore.

Provo sentimenti di grande rabbia perché è capitato proprio a me e perché non sono stata in grado di resistere quando era il momento di cercare le soluzioni giuste e non lasciarsi andare.

Non riesco mai a sentirmi davvero felice, l’eco di quel che è stato è ancora troppo forte.

E non riesco nemmeno a fare dei progetti, pensare al futuro, perché vivo tutto con grande incertezza e paura.

So che ora dovrei pensare a come vivere al meglio i prossimi anni, ma è difficilissimo perché il passato non smette di rincorrermi.

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Foto di J_Blueberry da Pixabay

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