Un tema di lunga durata.
L’allungamento del ciclo di vita porta con sé diverse conseguenze nuove rispetto al secolo scorso. Tra queste, il ritardo nella stabilità economica dei ragazzi, che oggi riescono ad acquisire piena autonomia intorno ai 31-34 anni di età. Uniamo questo tema a quello del ritardo nella scelta di procreare ed alla crescita di famiglie ricostituite, nelle quali si diventa padri e madri, biologici o sociali, ad età più avanzate di quanto non accadeva un tempo. In entrambi i casi, l’esito è semplice: il tema di aiutare i propri figli è ancora ben presente quando i genitori hanno raggiunto la seniority.
Per comprendere meglio il tema, disegneremo di seguito tre obiettivi distinti: il primo riguarda un percorso universitario, il secondo riguarda l’acquisto di una casa e l’ultimo il tema dell’integrazione previdenziale. Questo non esaurisce le possibilità e le necessità di supporto per la generazione successiva: ad esempio, creare un capitale perché un figlio possa intraprendere una start up o una attività imprenditoriale o libero professionale è tema di sempre maggiore rilevanza.
Iniziamo dunque a concentrarci sullo studio. Qui, naturalmente, la prima domanda è: dove desidero che i miei figli studino all’università? Ipotizzando infatti che il proprio figlio abbia completato (o stia per farlo) il ciclo di studi secondari superiori, la scelta di una laurea e di eventuali specializzazioni può comportare livelli di costo molto diversi tra loro. La tabella che segue (2015/2016) evidenzia il costo mensile in dollari relativo a diverse città, e comprende il costo del vivere, l’alloggio ed i costi dell’insegnamento.
Berlino | Milano | Barcellona | Londra | Boston |
1.000$ | 1.300$ | 1.500$ | 3.900$ | 5.400$ |
Fonte: Savills World Rsearch
La seconda possibilità è quella di dare una mano ai propri figli perché acquistino la loro prima casa. Anche qui, il campo di variabilità è ampio: un trilocale acquistato da un privato costa mediamente da 89mila euro al Sud dell’Italia, fino ad arrivare a 122mila euro al Nord Est (spese di acquisto e tasse incluse).
In questo caso potremmo chiedere un aiuto per l’investimento e apprezzare i benefici in termini di risorse da impiegare a parità di attese sull’obiettivo. Immaginando di voler acquistare il trilocale al Sud e adoperando modelli di stima probabilistici, per avere una ragionevole possibilità di comprare casa, sarebbe necessario un versamento annuo per 10 anni di 8.855 euro (rischio basso) o di 8.455 euro in un rischio alto; mentre nel caso del trilocale al Nord Est, sarebbe necessario un versamento di 12.139 euro in un rischio basso o 11.590 in un rischio alto.
Infine, da non sottovalutare, il tema di dare una mano ai propri figli per il proprio futuro pensionistico. I motivi di questa scelta, apparentemente controintuitiva, sono molti: innanzitutto il tempo aiuta, grazie al miracolo della capitalizzazione composta (i rendimenti generano rendimenti). Un esempio di efficacia può essere fornito ipotizzando di versare 100 euro al mese in una forma pensionistica equilibrata ad un figlio di 25 anni, che potrebbe andare in pensione all’età di 70. Simulando i comportamenti di una forma pensionistica a medio rischio, l’esito di questo piano pensione potrebbe fornire una pensione mensile di circa 350 euro. La stessa operazione a favore di un figlio trentenne (con età di pensione stimata di 68 anni e mezzo) potrebbe offrirgli una integrazione pensionistica di 250 euro al mese. C’è poi un premio di tipo fiscale: i versamenti in una forma pensionistica possono essere infatti dedotti dal reddito entro certi limiti ma, ciò che qui più conta, la partecipazione ad una forma pensionistica per più di 15 anni genererà un risparmio di imposta sulle rendite pensionistiche percepite in futuro.
Gli esempi sopracitati sono, necessariamente, standardizzati. La personalizzazione richiede un confronto con consulenti di qualità, orientati alle necessità e capaci di stimare i fabbisogni connessi ai desideri individuali. In tutti i casi, che si tratti di studio, casa o pensione, i motivi per aiutare le generazione successiva sono molti. E richiedono, oltre che affetto e disponibilità, consapevolezza e supporti di pianificazione.
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Sempre stato vero, OGGI PIÙ CHE MAI, con l’allungamento delle aspettative di vita e con queste l’allontanamento del momento in cui si andrà in pensione! PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE (anche in tema di previdenza e pianificazione finanziaria)!
Grande Sergio Sorgi! Una splendida e accurata analisi di un problema sempre più attuale…tocca a noi fornire al cliente una adeguata proposta di soluzione. Grazie !