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Previdenza e condizioni economiche

Dopo di noi, senza di noi

Conoscere le legittime, far bene testamento, risparmiare tasse, o semplicemente non mettere in difficoltà gli eredi…sono temi cruciali, da non sottovalutare, ma poco affrontati.

La seniority è una fase dalla vita che si vorrebbe caratterizzata da maturità e consapevolezza. Sappiamo, in sintesi, affrontare i problemi e desideriamo farlo. Uno dei temi sui quali tuttavia è meno facile riflettere è quello del passaggio generazionale, ossia di come distribuire i propri beni e le proprie somme a chi vogliamo bene. Il tema non è solo quello di risparmiare imposte, adoperando gli strumenti consentiti dalla legge; la successione infatti comprende tre aspetti, distinti o interrelati:

  1. Il mio patrimonio verrà distribuito in base ai miei desideri?
  2. Sto minimizzando l’impatto delle imposte?
  3. Posso lasciare ai miei eredi somme che ancora non ho?

Sul primo aspetto, è bene confrontarsi con le diverse opzioni che consentono di mettere ordine ai propri beni e denari. In sintesi, le possibilità sono tre: non fare nulla; fare testamento, il che consente di destinare alcune parti del proprio patrimonio liberamente, pur rispettando le destinazioni sancite per legge; sottoscrivere una polizza assicurativa specifica, con beneficiari coloro ai quali si vuole lasciare una somma.

Nel primo caso, la morte senza atti sottoscritti in vita, il proprio patrimonio verrà suddiviso in base alle “legittime”, quote di eredità attribuite per legge a alcune categorie di successori (la famiglia che abbiamo formato o di quella di origine). Le quote di diritto di ogni erede sono, in questo caso, prefissate, e non consentono interpretazioni soggettive.

Diverso è il caso di testamento. Qui, infatti, dobbiamo rispettare la legittima ma abbiamo a disposizione quote libere, che possiamo lasciare a chi desideriamo.

Vi è poi il caso di polizza assicurativa, che consente di designare liberamente il beneficiario di somme assicurate. Qui, un fraintendimento va chiarito: da un lato, infatti, il codice civile stabilisce che le somme assicurate in dipendenza di un contratto assicurativo non entrino nell’asse ereditario, il che significa che non concorrono a creare l’imponibile. Dall’altro, tuttavia, la polizza assicurativa non può essere adoperata per violare le legittime. In questo caso, infatti, i premi versati, se gli eredi legittimi vengono a conoscenza di una polizza che viola i loro diritti, possono essere oggetto di restituzione.

In materia di imposte, la legge stabilisce percentuali che variano in funzione di tre elementi: il grado di parentela, l’ammontare dei lasciti e la loro composizione. Qui, una particolare attenzione riguarda le famiglie non sposate, che non sono protette da esenzioni, essendo la successione basata sulla famiglia tradizionale. E’ poi importante conoscere qualità e quantità di imposte perché altrimenti, ad esempio, si rischia di mettere in difficoltà eredi che per entrare in possesso di un patrimonio immobiliare potrebbero dover versare somme significative al fisco, delle quali non dispongono.

Infine, ed è bene saperlo, esistono strumenti assicurativi che prevedono prestazioni in caso di morte volte a tutelare i propri cari in caso di morte anzitempo, o a costituire un capitale dotale finalizzato a lasciare traccia economica di sé per le vite di coloro dei quali abbiamo cura. Gli strumenti, tuttavia, sono l’ultimo tema da considerare, perché si selezionano in funzione dei bisogni effettivi e delle analisi sulla situazione specifica.

Mettere ordine alle proprie sostanza significa molto più che risparmiare imposte. E’ un atto di affetto, che richiede scelte consapevoli, conoscenza delle regole e accuratezza. Solo così si possono tradurre desideri e necessità in comportamenti coerenti.

1 Commento

  • la mia è una domanda:
    nel caso di secondo matrimonio chi sono gli eredi? nel primo(regolare divorzio) non ci sono figli,nel secondo si, a chi spetta l’eredità?
    la tassa ha una percentuale fissa o è variabile?
    saluti

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