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Ricerche

La vita, una fonte di piacere a tutte le età

“Il livello di benessere e piacere di vivere dei senior si mantiene elevato ma è in calo”.

E’ uno dei risultati emersi da un’ampia ricerca, dal titolo “I senior di oggi in Europa”, realizzata da Ipsos per l’Institut du Bien vieillir di Korian, il gruppo multinazionale leader europeo nei servizi di assistenza e cura per anziani.

L’indagine, svolta nel 2016, ha preso in considerazione un campione rappresentativo della popolazione pari o superiore ai 65 anni in ciascuno dei quattri paesi coinvolti: Francia, Germania, Italia e Belgio e l’ha confrontata con un altro campione della popolazione, questa volta rappresentativo dei 15-64enni. Inoltre, è stata individuata una tendenza, confrontando i dati 2016 con quelli del 2014.

A proposito di benessere e piacere del vivere, dall’indagine emerge che, se è vero che la maggioranza dei senior italiani vive bene per la propria età, essi sono i meno inclini d’Europa a vedere la vita come una fonte di piacere e il loro benessere sta subendo un calo.

E’ infatti il 71% degli italiani senior che ritiene di “vivere bene per la propria età”, percentuale elevata e confortante, ma in calo rispetto all’81% di due anni fa e inferiore al 76% della media euuropea.

Parallelamente, è un‘ampia maggioranza dei senior, il 70%, che considera “la vita una fonte di piacere”, ma anche in questo caso il dato è peggiore della media europea (di 8 punti più elevato) e del recente passato (era 9 punti in più nel 2014).

Schermata 2017-02-10 a 16.20.01In particolare, l’età alla quale la vita, secondo gli intervistati, può procurare ancora piacere a un individuo è sicuramente elevata, 79 anni, ma inferiore agli 82 anni indicati nel 2014 e agli 83 della media europea.

L’indagine, che esplora un ampio ventaglio di argomenti – dalla vita affettiva alla fiducia nel futuro, dall’utilizzo di internet alle relazioni familiari, dall’importanza della buona tavola al rapporto con la propria abitazione e alle soluzioni abitative alternative – non attribuisce alla situazione finanziaria dei senior la responsabilità del calo rispetto al recente passato. Anzi, segnala che su questo fronte vi è stato un miglioramento (emerge che il 51% degli over65 italiani riesce ancora a mettere soldi da parte) e quindi non sarebbe la situazione finanziaria a spiegare il calo della percezione di benessere.

Piuttosto, sul banco degli imputati sembra esserci la solitudine. Infatti, la sensazione di solitudine si rivela più alta in Italia che nel resto d’Europa e registra un aumento rispetto al 2014. Se nel 2014 era il 26% a sentirsi solo/a in certi momenti della giornata, due anni dopo la stessa sensazione risultava sperimentata dal 30%.

Per il piacere di vivere, insomma, vale l’antica saggezza: più che il denaro, può la buona compagnia.

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