Viaggiatori senior e social media
Matrimonio d’amore o relazione complicata ?
Rispetto ad altre fasce di età – pensiamo per esempio ai Millennials (nati dopo il 1980) ed ai Centennials (nati dopo il 1990) – i Senior occupano un ruolo più “discreto” all’interno di un ipotetico grafico sulla quantità di analisi e discussioni sulle abitudini e i comportamenti delle persone in viaggio. Airbnb, TripAdvisor e altri protagonisti dell’economia digitale sono diventati infatti sinonimo e manifesto di una generazione giovane e smart nelle abitudini, abile a girare il mondo con pochi soldi facendo tesoro delle possibilità offerte dall’economia della condivisione.
Vengono così ad alimentarsi scenari immaginari che vedono da un lato i giovani girovagare senza sosta anche solo grazie al proprio device e ai contatti sui social media (un esempio? Il progetto “Il Filo di Nicky”), dall’altro i Senior con un approccio diffidente verso le nuove dinamiche della rete, abituati alla tranquillità di sostare in un Marriott Hotel e di prendere un taxi in qualunque città del mondo, utilizzando sproporzionate Guide Michelin cartacee.
La realtà, però, racconta tutta un’altra storia, come confermato anche da alcune statistiche di seguito riportate:
- uno studio di AARP stima che, negli Stati Uniti, 8/10 degli ultracinquantenni utilizzi piattaforme web per pianificare e prenotare i propri viaggi, facendo leva in particolare sull’elevata possibilità di personalizzazione del proprio viaggio. Cifre ipoteticamente simili a quelle riscontrate in molti altri paesi europei.
- Una ricerca congiunta tra Regno Unito e Italia ha dimostrato come un utilizzo corretto dei social media e delle tecnologie digitali (dopo un’apposita attività di formazione) abbia impatti positivi anche nella percezione della propria salute, tema quest’ultimo molto rilevante per i Senior.
In viaggio, i Senior propongono comportamenti online efficienti ed efficaci, grazie a un utilizzo equilibrato e adeguato delle nuove tecnologie. Questo anche grazie alla migliore abilità di selezionare le informazioni rilevanti rispetto al “rumore di fondo” della moltitudine dei contenuti generati in rete, non sempre di qualità. Non è un caso che TripAdvisor abbia dedicato un forum proprio al target in questione. Marche come l’inglese Warner Leisure Hotels fa leva sulle promozioni online in periodi dedicati ai Senior per attrarre e fidelizzare il proprio pubblico. Anche Saga Holidays, una compagnia che propone crociere a un pubblico over 50, ha già ben compreso il potere della rete e dedica tempo e investimenti alla comunicazione attraverso e-mail e social media (come ad esempio in questo video)
D’altra parte, tale “social mediAbility” è anche stimolata dai piani per il futuro, che mostrano come il periodo di ritiro non sia più vissuto da alcuni Senior come il momento di mettere “i remi in barca” (isolandosi magari in una bella dimora in campagna), quanto piuttosto come un’occasione per cambiare radicalmente vita. Secondo le statistiche aggiornate, il 4% dei Senior starebbe infatti valutando di passare la pensione in Portogallo, a Panama o in altri paesi capaci di offrire condizioni economiche vantaggiose insieme a un’elevata qualità di vita.
I numeri e le osservazioni appena citati sembrano dunque parlare chiaro: non siamo di fronte a un nuovo digital divide inter-generazionale, quanto piuttosto a diversi modi di “vivere” la rete, anche rispetto al tema del viaggio, facendo leva sui principali benefici in funzione delle rispettive necessità. Per i Senior Travellers il web e i social media non sono solo un modo per rimanere in contatto efficacemente con i propri conoscenti, ma diventano anche potenti strumenti capaci di abilitare nuove occasioni di esperienze, nuove opportunità di vita.
Sul web 2.0, però, non è tutto oro quello che luccica. Al fine di fare leva sui social media per ottimizzare la pianificazione e gestione dei propri viaggi, elenco di seguito 3 consigli finali dedicati ai Senior Travellers:
- Diffidate delle recensioni: le nuove piattaforme digitali si basano spesso sulla possibilità da parte degli utenti di condividere pareri e prospettive su alberghi, ristoranti, etc. Cercate sempre di comprendere chi sta parlando, e quali recensioni fanno al caso vostro: non siamo tutti uguali, e il gusto di qualcuno potrebbe non incontrare quello di altri. Al contrario, in rete è possibile vivere esperienze altamente personalizzate.
- Tutelate la vostra privacy: non rischiate di esporvi troppo. Cercate di acquisire le informazioni necessarie dalla rete, stando attenti alle “tracce” lasciate attraverso login, like e commenti vari, che possono facilmente trasformarsi in dati utilizzabili in modo intrusivo a scopi pubblicitari e promozionali da aziende non sempre virtuose. Per esempio, configurate correttamente la visibilità dei vostri profili social e la privacy dei motori di ricerca che utilizzate più frequentemente.
- Rispettate le regole della casa: la rete è spesso accostata metaforicamente a una piazza enorme e globale dove le persone parlano e si scambiano punti di vista. Come ogni luogo di conversazione, anche il web 2.0 ha le proprie regole di “buona” interazione, che si trasformano in linee guida e netiquette. Non rispettarle comporta un allontanamento da parte degli altri membri, con effetti negativi sulla reputazione online personale.
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Senior Consultant in OpenKnowledge, dove lavora su progetti nazionali e internazionali di marketing digitale e open innovation. Coordina la sezione Tech di Ninja Marketing ed è DIrettore della collana "Professioni Digitali" per FrancoAngeli