Strano. Sì, decisamente inusuale. Tecnicamente siamo in periferia, anche abbastanza grigia e in mezzo al marciapiede troviamo un folto nugolo di turisti attenti ad ascoltare una guida davanti un’ex fabbrica dismessa. Sapete che però noi di Osservatorio Senior vi abbiamo abituato a cose strane quando andiamo alla scoperta del Volontariato… e anche questa volta non siamo da meno! Cerchiamo quindi di capirci di più e l’occasione arriva qualche giorno dopo.
“Che lavoro facevo? Ho avuto una lunga esperienza in campo informatico, sono di formazione statistico, ho lavorato per molti anni in una software house americana, gli ultimi anni invece li ho passati presso l’Ufficio Studi di Unicredit”. Alfredo ci accoglie con uno splendido sorriso e un caffè già pagato in uno dei bar di riferimento del quartiere dove lui, insieme ad amiche e amici, hanno dato vita al GiraNolo, un modo inedito per raccontare le bellezze, spesso nascoste, di quella che tecnicamente sì è ancora periferia, ma che per loro è sita al centro del cuore.
“GiraNoLo è una bella esperienza, nata tutta nella Social Street di NoLo che è il quartiere a nord di piazzale Loreto a Milano. Una nostra amica ha buttato lì un’idea semplice, cioè ci ha fatto notare come in quartiere ci siano luoghi, storie, architetture interessanti e che spesso pochi conoscono. Quindi perché non approfondirle e divulgarle gratuitamente con visite guidate? E da quel momento, dal giorno zero, faccio parte del gruppo che idea e realizza questi tour tematici in quartiere: verso il 25 aprile tocchiamo i luoghi della Resistenza, intorno a S. Valentino i luoghi dell’amore, poi facciamo il tour dei cortili, in autunno stiamo progettando il tour guidato delle architetture industriali…”.
Alfredo sembra un vulcano di idee, uno che non sa proprio stare fermo, così gli chiedo se il Volontariato facesse già parte della sua “vita precedente”. Mi risponde di no perché il lavoro assorbiva realmente tutto il tempo possibile, ma che è proprio dal know how lavorativo che la sua voglia di volontariato ha preso forma: “Non trovavo giusto pensionarlo. Ho deciso quindi di metterlo a disposizione delle nuove generazioni. Scrivo articoli e tengo workshop di “data science”, la scienza che coniuga l’informatica, la statistica e il marketing. Da parte mia ho fatto così fatica a imparare i trucchi del mestiere che, insomma, non tramandarli alla nuova generazione lo vedo come uno spreco!”.
Alfredo ci confessa di non aver proprio percepito alcun trauma nel passaggio dalla vita lavorativa alla pensione perché “quando sono andato in pensione piuttosto sono diventato padrone del tempo: mi piace dipingere e sto facendo corsi di pittura, ho comprato una chitarra elettrica, che era sogno di quando ero ragazzo e oggi mi diletto con i miei amati Pink Floyd e poi ci sono le camminate in montagna…”.
Attivissimo e curioso sembra però essere allergico al volontariato classico: “…le riunioni, gli statuti, le tessere, mi stavano un po’ strette. Sono sempre stato uno spirito libero e quindi trovare gruppi informali o poco formalizzati è stata una benedizione. Ti faccio un esempio pratico: collaboro spesso con Emergency per la creazione di serate artistiche, tra musica e poesia, per raccogliere fondi. Mi hanno chiesto allora se volessi entrare a far parte ufficialmente dei volontari e… non me la sono sentita. Ovvio che le regole base ci siano anche nel volontariato informale, ma il volontariato informale me lo sento più a mia misura!”.
Come capita spesso, anche Alfredo ci conferma che la marcia in più dei volontari senior è la voglia di approfondire: “io e un altro volontario senior, per preparare una tappa del GiraNoLo, siamo andati direttamente in biblioteca. Questa cosa non era venuta in mente ai volontari e alle volontarie più giovani, non perché non siano persone attente, ma perché noi siamo cresciuti in un mondo dove Google non esisteva. Abbiamo così trovato documenti vecchi di secoli sul nostro quartiere! Bellissimo!”.
Alfredo ci confessa di non aver comunque mai trovato alcun problema nel rapporto con le volontarie e i volontari più giovani. “Zero paternalismi! Mettiamoci in gioco! E poi è così bello, alla fine di ogni giro ci troviamo tutti qui in questo locale a chiacchierare e a bere. Sono nate profonde amicizie. Un tesoro di relazioni e nuove idee da sviluppare!”.
Nuove idee? A questo punto mi viene spontaneo chiedergli cosa lo aspetta nel futuro. “Bella domanda! Mi piacerebbe tenere un corso di alfabetizzazione informatica per i ‘differentemente giovani’ del quartiere. La mia età è ciò che chiamo un’età inedita. Nel senso che non è ancora arrivata la vecchiaia conclamata, sono indipendente, mi sento giovane nel corpo e nello spirito, ho curiosità, voglia di fare! Il tempo che mi rimane lo considero preziosissimo e cerco quindi di valorizzarlo al massimo! Non ho intenzione proprio di fermarmi!”.
In foto: il volontario Alfredo all’opera. Immagine proprietà di GiraNoLo, tutti i diritti riservati
Come Associazione, Medici Volontari Italiani – Onlus, siamo membri del CSV.
Come sede ed ambulatorio medico, siamo in Via Padova 104.
Ed al momento, sto approfondendo la possibilità di impostare un corso/incontro per i “diversamente informatizzati”, nell’ambito del “Manifesto per la Repubblica digitale”.
Perchè non ci parliamo, mi riferisco ad Alfredo e Bizzini? Sono già stato in ferie, sono a MI e contattible:
Carlo Geri, mail: carlo.geri@alice.it; mob.: 335.100.3105