Grace and Frankie
La serie, arrivata alla sesta stagione, racconta di due settantenni che scoprono che i rispettivi mariti sono una coppia gay. Le due decidono di sostenersi a vicenda inventandosi un’amicizia che non era mai esistita, anzi una complicità per affrontare il difficile cambiamento di vita. Sono due persone molto diverse: Frankie (Lili Tomlin) è un’artista fricchettona, tutta New Age; Grace (Jane Fonda) è una snob, tutta bon ton, che si occupa di cosmetici. Le due intendono godersi la vita senza arrendersi ai limiti posti dall’età.
La serie potrebbe essere vista come la versione femminile de “Il metodo Kominsky”. I temi trattati, infatti, coprono tutta la gamma di problemi che affrontano le senior anche in questo caso declinati con allegria. In primo piano c’è l’amicizia tra donne con gelosie, tradimenti, ripicche ma sempre con tanto affetto. Le due si muovono tra spiagge e bar e non hanno messo tra parentesi il desiderio di sedurre e di avere rapporti sessuali. Il divorzio e la relazione con gli ex non sta certo in secondo piano. Anzi anche il rapporto di Sol (Martin Sheer) e Robert (Sam Waterson) si sviluppa parallelamente. I figli assistono con ambivalenza alla famiglia che va in frantumi e cercano perfino di far transitare le due madri in una residenza assistita, mal comprendendo tanta vitalità senile.
Soprattutto nella quarta stagione emergono i temi della vecchiaia, dal sentirsi invisibili ai molti funerali a cui capita di partecipare, al rendersi conto che il tempo futuro non è più infinito.
Nella sesta stagione Grace si sposa con un uomo. Che ne sarà del rapporto tra le due amiche?
Dunque non si trattano solo temi lievi, ma tutto è giocato al’insegna della spensieratezza e dell’ottimismo. Naturalmente per gli spettatori si tratta di un intrattenimento ambientato in una situazione ideale: non tutte le senior sono wasp, ricche, fantasiose, trasgressive e vitali come le due protagoniste. La serie ha il tono di una sitcom con alcune situazioni prevedibili, ma si basa su una sceneggiatrice esperta e su attrici e attori in forma smagliante che si divertono visibilmente nel recitare i quattro personaggi. I limiti sono quelli di una comicità non molto sofisticata. Qualcuno potrebbe pensare a un prodotto rivolto principalmente al pubblico americano.
Nella sesta serie gli attori mostrano segni di invecchiamento. Le attrici se la cavano meglio con trucco e parrucco. Gli uomini meno. Il rischio è che la coppia gay più che divertente possa apparire patetica. Forse sei stagioni sono troppe sia pure per una serie di successo.
Tuttavia, se non si pretende troppo, la serie è un’utile cura anti-age, divertente e intrigante quanto basta per passare un’ora senza pensare a niente.
Grace and Frankie
con Jane Fonda, Lili Tomlin, Martin Sheen, Sam Waterson
in Netflix
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Wally Festini Harris è nata e vive a Milano. Già psicoterapeuta e professore universitario, ora si dedica alla scrittura. E' autrice, tra gli altri, dei saggi, "Ricomincio da 50" (2009) e "Ricomincio da 60" (2015).