Budgeting in tempi di emergenza

Usare bene il nostro tempo oggi per il domani.

Ci troviamo in questo periodo di restrizioni ad avere una maggiore disponibilità di tempo. Cosi come ci descrivono le indagini sulla popolazione[1], il tempo viene occupato da attività come guardare la tv nel 56% dei casi e navigare su internet nel 37% dei casi. E quindi, possiamo proporre di utilizzare questo tempo per provare ad inserire attività routinarie che possono produrre maggiore benessere anche nel futuro, che ci auguriamo tutti possa essere di minori costrizioni ambientali. Un piccolo investimento di tempo da mettere a frutto per trovarci preparati nei tempi in cui la vita richiederà maggiori impegni.

Foto di Andrea Piacquadio da Pexels

Abbiamo trattato il tema del budgeting[2] in passato e in quel contesto ci siamo soffermati sull’aspetto della motivazione e di quanto essa sia importante per attivare comportamenti virtuosi, come definire la finalità del risparmio e registrare i propri consumi. Oltre a ciò, in questo momento di delicata percezione delle nostre fragilità, riteniamo importante affrontare un altro aspetto come quello di raggiungere un certo grado di controllo dell’attività in oggetto. Perché? Perché c’è ampia letteratura in merito che racconta come, oltre alla motivazione e all’atteggiamento, sia di enorme rinforzo avere la convinzione di poter controllare quello che si sta facendo[3]. Per arrivare a questo punto però bisogna rompere il ghiaccio e quindi senza timore di sbagliare e liberi dai pregiudizi, è estremamente utile cominciare a registrare le proprie spese. Questo è il primo punto. Se non si raggiunge questo piccolo obiettivo, non si agisce e non si acquisisce confidenza nel controllo e quindi non si attiva una routine virtuosa.

Teniamo conto che nei momenti di incertezza (personale e collettiva), fare attività che accrescono la propria autodeterminazione, ha l’effetto di placare l’ansia. Il meccanismo di rinforzo è cosi descrivibile “faccio qualcosa per me stesso e quindi non subisco la situazione negativa”. Questo aspetto, secondo gli accademici rinforzerebbe il nostro comportamento, aumentando la motivazione a farlo, fino a trasformarsi in una solida routine. Una volta che la routine è entrata nei nostri meccanismi automatici non costa fatica e via via che passa il tempo diventiamo sempre più rapidi nell’agire e quindi efficienti. Ora vediamo quale è l’attività routinaria utile per tenere sotto controllo i conti di casa. I passaggi sono 6, eccoli:

  • calcolare le entrate, cioè i redditi
  • definire il valore di risparmio obiettivo (oltreoceano per semplificare suggeriscono di tenere da parte almeno il 10% del reddito)
  • registrare le spese per tipologia. Istat, ad esempio, le elenca nelle seguenti voci: Alimentari e bevande analcoliche, Bevande alcoliche e tabacchi, Abbigliamento e calzature, Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili, Mobili, articoli e servizi per la casa, Servizi sanitari e spese per la salute, Trasporti, Comunicazioni, Ricreazione, spettacoli e cultura, Istruzione, Servizi ricettivi e di ristorazione, Altri beni e servizi (come parrucchiere, prodotti di bellezza, orologeria e assicurazioni).

Per fare un esempio, una coppia con più di 65 anni senza figli, secondo i dati di Istat[4], avrebbe le spese con maggiore peso in alimentari (16,1%), abitazione e utenze (33,1%), trasporti (13,7%) e altri beni e servizi (7,7%).

  • Identificare, tra le voci di cui sopra, quelle che sono da considerare “essenziali”, ad esempio quelle fisse come una polizza assicurativa o un affitto, e le spese “secondarie” (ognuno ha le sue spese rinunciabili o voluttuarie).
  • Identificare il proprio budget di consumi (entrate – risparmio)
  • Verificare se i consumi registrati nel tempo rispettano il proprio budget. In caso contrario si andranno a ridurre i consumi “secondari”, rinunciando a certe spese o sostituendole con abbonamenti o contratti di minor costo.

Periodicamente, applicheremo nuovamente l’intero processo dal primo all’ultimo punto e verificheremo se stiamo mantenendo in equilibrio la situazione economica. E, se ci sono variazioni importanti, si ridefinisce un nuovo budget per i mesi futuri.

Tra l’altro, questa sequenza può essere fatta su diversi scenari per capire a che punto ridurre i nostri consumi. Quali tagli ai consumi dovrei apportare alla mia famiglia, se le entrate si riducessero del 20%? E se si azzerasse un secondo reddito, come un affitto di una seconda casa? Queste sono le domande a cui potere dare una risposta seguendo i 6 passaggi.

Infine, un ultimo suggerimento, utile a gestire i disallineamenti tra entrate ed uscite, come ad esempio a causa di ritardi nelle entrate o anticipi dei consumi: avere a disposizione almeno 3 mensilità di consumi, quindi prontamente disponibili e utilizzabili, ad esempio su un conto corrente. Questa piccola scorta vi consentirà di vivere con minore ansia i piccoli imprevisti della vita economica e finanziaria della vostra famiglia.

[1] CSA Research, Marzo 2020

[2] https://osservatoriosenior.it/2018/09/budgeting-per-senior/

[3] Icek Ajzen, Theory of planned behaviour

[4] Istat 2018 Spese delle famiglie

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Claudio Grossi è responsabile dell’area di Analisi Quantitativa degli Investimenti e responsabile del Sistema di Qualità di Progetica S.r.l. E’ relatore in UNI della norma tecnica UNI 11402 sull’educazione finanziaria. Partner di Progetica SRL.

Un Commento

  1. PIERA 8 Maggio 2020 at 23:14 - Reply

    Senza alcun dubbio le vostre ricerche profuse e fin troppo dettagliate possono, essere interpretate da chi appassionato alla materia vi dedica enorme impegno e tempo che, attualmente mi difettano… ma sarei felice di conoscere le reali potenzialità di chi come me, pensionata dello stato, avrebbe in una città
    dallo stile complesso come la mia Napoli .
    Apprezzo, per quanto possibile, le vostre argomentazioni condivise da Poste Italiane con le quali ho rapporti d’interesse quotidiani .

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