Il sesso “normale” a 60 anni

Scrive una lettrice: Quand’ero ragazzina e il sesso era ancora un po’ tabù, si cercavano avidamente informazioni che avevano a che fare con il sesso per capire se si era normali e cosa facevano gli altri: a che età la prima volta, quanto è normale che duri, cosa piace e cosa no, e via dicendo. Ecco, è possibile sapere qual è il sesso “normale” tra persone che hanno scavallato come me i 60 anni?

Cara Lettrice, mi viene da chiedere a lei, cosa significa “normale”? Per gli stranieri è normale bere un cappuccino dopo pasto, per noi è normale bere il caffè. Per gli americani è normale mangiare bacon a colazione, per noi gustare pane e marmellata o biscotti. Mi perdoni il paragone culinario, ma è per spiegare che, in realtà, la normalità è un concetto molto complesso e per certi versi non esiste.

Certo, non è normale la patologia, le perversioni e le parafilie (patologie psichiatriche a sfondo sessuale) dove vi è una compromissione o danno nella persona o nell’altro.  Avrà compreso, da adolescente, che l’età della prima volta è un discorso a sé, che dipende dalla maturità emotiva e sessuale della persona, al di là del fatto che la legislazione italiana sancisce l’età del consenso a quattordici anni.

E quindi conoscerà persone che hanno avuto le prime esperienza ad età diversa, avrà imparato che il sesso cambia da partner a partner, perché è strettamente legato ai sentimenti, agli affetti, al rapporto con l’altro, al livello di condivisione con l’altro.

Avrà, immagino, scoperto anche cose di se stessa, cosa le piace di più o di meno, quali atteggiamenti le provocano disagio o quali le procurano piacere. E se ciò valeva qualche anno fa, perché dovrebbe essere diverso ora?

Anche oltre i sessanta vale la regola del “solo se ti piace”, “solo se ti fa sentire a tuo agio”. Ci sono persone e coppie che trovano la normalità nell’aver messo in cantina il sesso perché stanno bene così, altre che invece scelgono l’opposto e addirittura ritrovano una nuova dimensione erotica come mai prima era accaduto.

Ciò che conta è ascoltare le proprie emozioni, i propri desideri e i limiti magari.

Sembra facile, non lo è. Ascoltarsi non è semplice perché dovremmo svincolarci da pregiudizi, timori e resistenze che non sempre abbiamo messo bene a fuoco.

Però mi sento di suggerirle di avere fiducia in se stessa e nel suo corpo, perché non mente mai. Dove c’è rigidità bisogna fermarsi, dove c’è agio è possibile lasciarsi andare. Non c’è altro da sapere. Buona vita.

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Federica Casnici, laureata in Psicologia, si è formata come Sessuologo Clinico presso A.I.S.P.A. – Associazione Italiana di Sessuologia e Psicologia Applicata, di cui è collaboratrice. Specializzanda in psicoterapia ipnotica svolge attività in libera professione di consulenza psicologica e sessuologica individuale e di coppia.

Un Commento

  1. PIERA 23 Maggio 2020 at 16:19 - Reply

    La sessualità è un mondo misterioso e pieno di fascino, per chi la comprende e la rispetta . Purtroppo durante la mia giovinezza e maturità ho incontrato ben poche persone ( femmine e maschi ..) che hanno saputo gestire a buon fine i rapporti che ci coinvolgevano in tal senso. Per questo nelle scuole bisognerebbe impartire la scienza e coscienza dei rapporti umani !

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