Eterna domenica

E’ il rapporto drammatico tra una madre sessantenne e sua figlia che ha abbondonato una trentina di anni prima e che improvvisamente ricompare nella sua vita, il tema centrale dell’intenso e bel film di Ramon Salazar.

La madre Anabel, interpretata da Susi Sanchez, è donna della buona società spagnola, circondata da lussi, un marito attento e consiglieri esperti. I suoi comportamenti sociali oscillano tra il trattenuto e il glaciale e fin dall’inizio del film si intravede un tormento interiore non risolto.

Quando riconosce sua figlia Chiara, interpretata da Barbara Lennie, la vita di Anabel prende una piega inaspettata e pericolosa: Chiara, che si è presentata come cameriera ad un ricevimento apposta per farsi riconoscere dalla madre, le propone di trascorrere dieci giorni insieme senza poi vedersi più; fa la proposta senza spiegare cosa vorrebbe fare e ottenere dal pugno di giornate trascorse insieme a fronte di decenni di assenza.

Dopo molti tentennamenti, Anabel accetta e da quel momento, in un angolo montano lontano dal mondo, inizia il percorso voluto da Chiara, figlia dal carattere forte ma segnata dal dolore e dai dubbi esistenziali derivati dall’abbandono e forse non solo da quello.

Il loro rapporto ritrovato si snoda soprattutto tra silenzi, nuove fugaci assenze, scontri, rancore a stento represso, banalità quotidiana, parziali ammissioni, il tutto immerso in un tormento interiore di ciascuna delle due protagoniste.

In un crescendo di drammaticità e di intimismo, con un tragico atto d’amore finale la madre troverà il modo di farsi perdonare per la scelta fatta in gioventù.

La enfermedad del domingo (questo è il titolo originale del film spagnolo) è un’opera d’autore che merita di essere vista e che consente alle due attrici protagoniste di mettere in mostra una bravura non ordinaria.

ETERNA DOMENICA (La enfermedad del domingo, Spagna, 2018) di Ramón Salazar, con Bárbara Lennie, Susi Sánchez, Miguel Ángel Solá, Greta Fernández, David Kammenos, Richard Bohringer.

Il film è disponibile su Netflix

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Un Commento

  1. PIERA 19 Giugno 2020 at 17:50 - Reply

    Questo dramma familiare tra madre e figlia mi è dolorosamente noto perchè vissuto in prima persona. Non sempre è la madre disposta all’abbandono a volte è l’inverso ma, comunque rimane una frattura dolorosa ed insanabile che non è da attibuire ai singoli ma bensì alla mancanza totale di dialogo tra generazioni e caratteri in conflitto .
    Ad assistere la famiglia in ogni occasione dovrebbe esserci, quotidiamente, una assistente che col suo equilibrio dall’esterno condizionerebbe favorevolmente ogni eventuale conflitto che potrebbe corrodere i rapporti tra consanguinei .

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