Lockdown time
Della serie “Appassire con stile”.
Per il mio recente compleanno, a giugno, un’amica mi ha regalato una gentile stola nera di lana traforata, all’uncinetto, ottima per le sere d’estate, anche se ho già iniziato ad usarla in casa, in questo strano giugno, rinfrescato da frequenti temporali, qui nel basso Piemonte dove abito. La mia amica l’ha commissionata ad una signora che, nel periodo di pandemia, ha ripreso la sua antica passione, mentre la mia amica si è rimessa a lavorare a maglia, rispolverando una sua lontana abilità e creando bellissimi pullover per suo marito e scaldacollo per le amiche.
Pare che il lavoro a maglia e all’uncinetto sia divenuto popolare in questa pandemia , con la gente costretta a rimanere in casa. Certo le senior sono le più esperte, dato che lavoravano a maglia o all’uncinetto nella loro giovinezza, e hanno potuto insegnarne alle più giovani i segreti. Leggo comunque che sono stati popolarissimi i corsi online dove si insegna maglia e uncinetto e che negli USA si stima che almeno 50 milioni di persone siano esperte, e non sono solo vecchie zie o nonne, ma anche giovani e giovanissimi nipoti, non solo femmine, ma anche maschi.
Gli esperti ci dicono che in fondo c’era da aspettarselo, perché? Semplice: queste attività aiutano a liberare la mente e a focalizzare l’attenzione sui punti che si susseguono, mentre si produce qualcosa di tangibile di cui andare fieri: tutti elementi atti a lenire la noia e la paura prodotte dalla quarantena. C’è addirittura chi le definisce lo yoga della mente. Se tutto questo è vero dovremo aspettarci che questi hobby perdurino nel tempo.
Ma viene naturale chiedersi quali altre attività abbiano accompagnato i nostri baby boomers in questa quarantena. Non dobbiamo dimenticare che questo lockdown ha impedito ai senior di viaggiare, di svolgere attività di volontariato, sociali e ritrovarsi abitualmente in Associazioni ricreative e culturali varie, palestre, bar e per chi è religioso anche la frequenza delle chiese, che con i loro rituali appuntamenti facilitano, senza dubbio, gli incontri; per non parlare del fatto che molti senior nonni non potevano frequentare i nipoti, per evitare il rischio del contagio.
Tutto questo ci fa rendere conto che molti senior, bloccati in casa, non potevano che coltivare attività individuali. Ma quali altre?
Gli esperti ci dicono che molti senior si sono avvalsi dell’uso dei mezzi informatici, utili proprio in tempi in cui non ci si poteva frequentare; inoltre la quota di tempo dedicata agli strumenti digitali legati alla comunicazione, ad esempio per chat e videochiamate, social media e streaming audio e video è stata registrata in aumento proprio tra i senior. I mezzi informatici si sono rivelati utili anche per acquisti non solo dalla grande distribuzione ma anche ad esempio per le spese online ai supermercati rionali, al fine di evitare code alle casse con inevitabili e pericolosi assembramenti. Questo ci fa capire che il mondo senior e quello digitale stanno smettendo di essere mondi separati, e anzi proprio questa abilità permette ai senior di rimanere attivi e protagonisti della propria vita. Lo stesso Presidente della nostra Unitre, allergico all’informatica da sempre, si è fatto acquistare un tablet e lo usa per videochiamate, mail e quant’altro, per non restare isolato.
Ci sono poi gli hobby che i baby boomers hanno coltivato negli ambienti domestici, spesso sollecitati da Associazioni, che in tal modo desideravano mantenere viva l’appartenenza. Infatti ad esempio l’Unitre nazionale ha indetto, nelle varie Sedi, un concorso dedicato a “La vita al tempo del coronavirus”, articolato in varie sezioni come Poesia, Racconto, Area Grafico- pittorica, Fotografia e Video breve. Molti dei nostri Associati vi si sono cimentati e questo ha significato che hanno coltivato la scrittura, la pittura, il modellato, la fotografia, la creazione di video… Molti hanno usato più tempo per leggere giornali, libri, rileggerne alcuni….Gli appassionati di enigmistica hanno avuto tutto il tempo di risolvere cruciverba e rebus.
Tanti senior hanno ripreso lavori di bricolage o riparazioni varie in casa, rimandate da tempo. Chi aveva la fortuna di un giardino o di piante su un terrazzo ha potuto praticare giardinaggio. Molti non hanno scordato di camminare in casa o in giardino, fare cyclette ed esercizi fisici, spesso guidati da tutorial ricercati sui siti informatici. Non possiamo dimenticare inoltre che anche i senior hanno tratto conforto e compagnia dai loro animali domestici, anzi, proprio i cani sono stati l’occasione privilegiata per poter uscire a camminare.
Di certo, i baby boomers si sono dedicati anche alla realizzazione di piatti di cucina più elaborati, o piatti tradizionali ma anche a fare il pane, visto il tempo a disposizione, o i dolci per consolarsi in tempo di clausura, rispolverando antiche ricette di famiglia quasi dimenticate.
Non c’è dubbio che i senior che avevano una passione, un hobby da spendere erano privilegiati ed erano attivi, gli altri avranno passato più tempo davanti alla TV, a guardare le infinite trasmissioni dedicate alla pandemia, o a guardare, sonnecchiando, documentari e vecchi film.
Ora che siamo nella fase 2 e si può uscire senza permesso e con mascherina, bisognerà riprendere le occupazioni all’aperto, magari al mare o in montagna: camminare, andare in bicicletta, fare qualche corsetta, per smaltire gli inevitabili chili accumulati.
NON MI RESTA CHE AUGURARE A TUTTI I SENIOR BUONE PASSEGGIATE E MAGARI QUALCHE NUOTATA!
Silvia Ghidinelli è Presidente dell’Unitre di Fossano e cura l’invecchiamento attivo dei senior della sua città, anche come docente del Laboratorio “Piacere di leggere”. E’ membro attivo dell’Associazione culturale Cicerone e si spende per far conoscere agli studenti l’arte del territorio a Km 0. Si dedica quindi ai senior e ai giovanissimi