My love: sei storie di vero amore
Amore, matrimonio, longevità.
“Consolatoria” mi pare la parola giusta per definire questa nuova miniserie, un docu-film uscito da poco. Si tratta di sei episodi che raccontano storie vere di matrimoni durati 40, 50 e anche 60 anni. Dunque, non sono solo senior che si raccontano ma anche persone decisamente anziane.
Sei registi diversi seguono i protagonisti per un anno attraversando le quattro stagioni. Le storie si situano in sei differenti paesi, dagli Stati Uniti alla Spagna, dalla Corea al Giappone, dal Brasile all’India. Dunque, troviamo persone diverse, culture diverse, paesaggi diversi.
Le coppie sono accomunate da una grande solidarietà, il piacere di stare insieme, la gioia di raccontare la loro storia. La presenza della telecamera ha probabilmente influito sul racconto, rendendolo più accattivante. Ma va anche detto che, dopo tanti anni insieme, gli angoli si smussano per conto loro.
La cosa sorprendente è che alcune di queste coppie, pur contando tra i 70 e gli 80 anni, non sono affatto formate da “pensionati”. Ginger e David producono sciroppo d’acero, Nati e Augusto producono mandorle e noci, Kinuro e Haruhei hanno una fiorente grande industria di frutti di mare.
Consolatoria non significa superficiale. Sangja e Yeongsam hanno un serio problema di salute. Lui lotta contro la discriminazione sociale e per avere aiuti dallo stato, non potendo lavorare. Augusto ha avuto un infarto. Kinuro e Haruhei hanno perso un figlio che avrebbe potuto sostituirli nel lavoro. I problemi condivisi sono più facili da affrontare.
Particolare la storia della coppia brasiliana, Nacinha e Jurema. Sono due lesbiche che convivono da 43 anni. E’ la storia di una coppia visibilmente povera che vive nella favela di Rio. Nessuna delle storie indulge in una visione turistica dei paesi dove è ambientata. Questa meno di tutte. Le due donne commuovono nel costruire con le loro mani una casa in campagna per il loro futuro.
Ancora più indigente è la coppia indiana, Satyabhama e e Satwa. Sono contadini che raccolgono il cotone e vivono in campagna molto poveramente. Sono insieme da 40 anni. Il loro matrimonio è stato combinato come accade nel loro paese. I figli sono emigrati. Vorrebbero smettere di lavorare perché il lavoro è faticoso e i monsoni rovinano il raccolto.
I protagonisti delle storie sono tutti persone comuni. Curiosità, commozione e partecipazione sono i sentimenti ai quali è difficile resistere vedendo questa serie, ben girata e ben sceneggiata.
My love è di certo dedicata ai senior e produce un senso di benessere. Non sappiamo se raggiungeremo i 60 anni di matrimonio ma la speranza è l’ultima a morire.
Vedi qui tutte le recensioni di libri e film con protagonisti senior pubblicate da Osservatorio Senior.
Wally Festini Harris è nata e vive a Milano. Già psicoterapeuta e professore universitario, ora si dedica alla scrittura. E' autrice, tra gli altri, dei saggi, "Ricomincio da 50" (2009) e "Ricomincio da 60" (2015).