Il tempo per sé

Che ci fanno quattro donne senior in una baita isolata di una valle del Cuneese in una settimana d’estate?

È un regalo per tutte noi che ci fa Carla, la proprietaria di questa bella casa di pietra, “tech”, come chiamano qui queste baite sparse sulle montagne. Era un ricovero per le pecore sormontato da un essicatoio e ora, dopo la ristrutturazione, il piano inferiore è diventato una bella cucina e il piano superiore una spaziosa camera con un piccolo bagno.

Sono disponibili dei servizi anche al piano inferiore, mentre da una fontanella in pietra sgorga un’acqua leggera e diuretica che più in basso serve delle Terme famose nella zona. In facciata sono visibili tutti gli elementi architettonici della primitiva costruzione: pietre e chiavi di ferro che tenevano insieme la costruzione, secondo un antico modo di edificare in questa zona.

Proteggono la “casa delle fate” come l’ha simpaticamente chiamata un amico, alti abeti che fiancheggiano un piccolo viale d’accesso in discesa e alberi di ogni tipo, giovani pini nani, betulle, querce e un maestoso pero, mentre la fiancheggiano, oltre la piccola valle, boschi che man mano salgono a prati scoscesi: piste da sci d’inverno e più in alto ancora cime di pietra che segano il cielo.

Mentre dalla pianura i figli ci telefonano e parlano di temperature ben oltre i 30 gradi, qui stiamo al fresco. Mangiamo fuori, davanti alla casa, a mezzogiorno, all’ombra di un pero e di una quercia e di sera qualche volta dietro, verso ovest, sul tavolo di pietra tiepida dell’ultimo sole, ma se fa troppo fresco mangiamo in cucina, dopo aver acceso la stufa ed esserci infilate un pile o coperte le spalle con una sciarpa, ma con la porta aperta per ammirare le lucciole che costellano la notte.

Lucia è un’ottima cuoca e preferisce cucinare mentre noi andiamo a camminare. Scopriamo sentieri nuovi e torniamo cariche di lamponi, mentre Lucia ci ha preparato gli gnocchi o i tajarin che divoriamo golosamente e dopo sarà Anna che si offrirà per lavare i piatti. Nel pomeriggio prendiamo il sole, dormicchiamo, chiacchieriamo, leggiamo, disegniamo, giochiamo a carte, facciamo le nostre riflessioni sulla vita, le “perle” come le chiama ironicamente Lucia, ricordiamo i tempi andati, chi di noi non c’è più, ma ridiamo anche per un nonnulla come a 16 anni…

Ormai ci conosciamo bene da tanti anni, siamo tutte insegnanti e in questo campo ci siamo conosciute, abitiamo in paesi diversi e trovarci qui, tutte insieme, senza nulla da fare, è un regalo che attendiamo con impazienza ogni estate, da qualche anno.

È un tempo prezioso che noi donne senior ci ritagliamo dal quotidiano per vivere la nostra vita, senza essere utili a nessuno, solo a noi stesse, libere dalla dittatura del fare per gli altri, tipica dell’universo femminile. È importante, alla nostra età, trovare occasioni per potersi offrire dei tempi per sé e stare insieme tra persone che si conoscono e si vogliono bene, consapevoli che sono momenti che ci uniscono e da ricordare poi, nel grigiore dell’inverno.

Foto Patrick Daxenbichler su licenza iStock

Condividi questo articolo

Silvia Ghidinelli è Vice Presidente e Direttrice dei Corsi dell’Unitre di Fossano, dove cura anche un Gruppo di lettura. E’ membro dell’Associazione culturale Cicerone della sua città, che mira a far conoscere agli studenti l’arte del territorio a Km 0. Si dedica quindi a senior e a giovanissimi.

Lascia un commento