Otto anni fa nasceva l’Associazione Osservatorio Senior.
Nasceva con l’obiettivo dichiarato di dar vita ad un punto d’osservazione qualificato del mondo senior in Italia, capace di offrire informazioni, opinioni e proposte a istituzioni, aziende e media e che contemporaneamente fosse luogo di frequentazione e scambio di storie e testimonianze on line per gli stessi senior.
Questo sito, con le storie e gli articoli pubblicati, è stato lo strumento principale per realizzare i nostri obiettivi. Le ricerche e i progetti che abbiamo realizzato sono stati la linfa per alimentare di contenuti l’opera di divulgazione svolta attraverso gli articoli e attraverso la partecipazione al dibattito pubblico e mediatico.
Attraverso numeri, fatti ed opinioni abbiamo voluto divulgare la “buona novella” che essere senior oggi è una grande opportunità di vivere appieno una nuova fase di vita che i nostri nonni non avevano sperimentato.
Scrivevamo: “Tra i 55 e i 65 anni nella vita delle persone avvengono trasformazioni lavorative, familiari, di salute, di stile di vita, psicologiche, che aprono ad una nuova fase dell’esistenza, fase che prosegue sino a quando si mantiene una sostanziale autonomia, sempre più spesso anche oltre gli 80 anni.
Le persone in questa fase della vita, che in breve chiamiamo senior, in Italia e in tutto il mondo occidentale sono sempre più numerose, hanno una speranza di vita che continua ad allungarsi, stanno giocando un ruolo da apripista nel definire un nuovo modo di vivere questa età e influenzano in modo significativo le scelte che vengono fatte in campo economico, sociale e politico”.
La ragion d’essere di Osservatorio Senior e i suoi obiettivi di questi ultimi otto anni rimangono il nostro riferimento.
Contemporaneamente, ci sembra importante mettere a fuoco su cosa si giocherà, da ora e nel prossimo futuro, la capacità dei senior di cogliere appieno le nuove sfide e le nuove opportunità.
A nostro parere, le dimensioni chiave sono le seguenti tre (la prima già caposaldo da molti anni, la seconda e la terza diventate più recentemente di rilievo):
- L’invecchiamento attivo. La qualità della vita dei senior e il loro contributo alla società passano innanzitutto da una vita attiva in senso lato – lavoro, volontariato, attività fisica, aiuti familiari, ecc – e da una partecipazione alla vita sociale.
- La valorizzazione delle differenze nei rapporti tra generazioni. Le differenze di esperienze, di valori, di esigenze, tra baby boomers e generazioni più giovani sono un elemento di ricchezza da valorizzare in tutti gli ambienti lavorativi, associativi, familiari.
- La consapevolezza della Silver Economy e del ruolo dei senior per favorire lo Sviluppo Sostenibile. I senior contribuiscono in modo molto rilevante all’economia moderna attraverso i loro acquisti ed investimenti e, con la loro consapevolezza e con le loro scelte da consumatori, possono contribuire in modo altrettanto rilevante a favorire lo sviluppo sostenibile. Con riferimento a questa accezione, abbiamo coniato l’espressione Silver Ecology.
Sono queste le sfide principali sulle quali i senior si cimenteranno nel prossimo futuro e su cui esprimeranno appieno le proprie capacità. Osservatorio Senior sarà al fianco dei senior su questi stessi fronti, attraverso indagini e riflessioni che saranno proposti su questo sito.
Foto bowie15 su licenza iStock
Qualsiasi sfida senior passa per la salute fisica e mentale degli stessi che, deve mantenersi nel tempo non solo a scapito delle risorse economiche e fisiche di chi avendo corrisposto le tasse dovute, non beneficia come dovrebbe, di una adeguata assistenza sociale e sanitaria . Esempio pratico è la riduzione di ogni supporto fisioterapico che, garantisca una minima autonomia a chi deve provvedere in tal senso a, muoversi autonomamente o con ausili appositi, costosi ed inefficienti come qualità e durata . La mano d’opera scarsa e dequalificata, nei centri gratuiti corrisposti dalla ASL, non brilla per entusiasmo e perseveranza . Incentivi economici per ogni terapia molto saltuari . Prima aggiorniamo e solo dopo proponiamo!
Concordo pienamente con Piera. Alla nostra età essere in buona salute fisica e mentale è una grande fortuna che purtroppo non tutti hanno e che sicuramente nel bisogno non c’è purtroppo l assistenza di cui tutti abbiamo diritto. C è ancora molta strada da fare.