One Life
Film del 2023, regia di James Hawes con Anthony Hopkins, Helena Bonham Carter, Johnny Flynn, Jonathan Pryce, Lena Olin.
Metti un giorno sullo schermo sir Anthony Hopkins, la cui classe non teme, anzi è portata all’ennesima potenza dagli anni – è ultraottantenne – nei panni di un benefattore inglese realmente esistito e raccontane la storia in un intrigante andirivieni fra passato e presente, capace di metterne in rilievo la personalità complessa e l’evoluzione della stessa, e avrai già un bel nucleo, incandescente quanto basta per riscaldare animi e menti.
Aggiungi un contesto storico e morale degno della massima attenzione e rispetto, come il fatto che il personaggio interpretato da Hopkins sia l’operatore umanitario inglese Nicholas Winton che riuscì a salvare 669 bambini dai nazisti a Praga nel 1938.
Dal punto di vista della ricostruzione storica il film è impeccabile: si vede come il regista James Hawes, collaudato professionista, e i suoi collaboratori, direttore della fotografia, costumista, scenografo abbiano lavorato con grande scrupolo e dovizia di mezzi per far sì che il loro film in costume risultasse visivamente credibile.
Nei giorni che intercorrono fra l’invasione dei Sudeti e quella della Polonia da parte di Hitler, il giovane Nicholas Winton – ovviamente quando il film mette la marcia indietro e torna al passato l’attore che interpreta Nicholas Winton non è più sir Anthony Hopkins – agiato e brillante agente di borsa, animato da profondo spirito di solidarietà, membro del Comitato Umanitario per i rifugiati della Cecoslovacchia, organizza a Praga l’operazione Kindertransport per portare in salvo con otto treni speciali diverse centinaia di bambini, molti dei quali di religione ebraica.
La parte più cinematografica del film, paradossalmente, non è quella in costume con il giovane Winton, bensì il racconto centrato sulle peripezie pratiche, familiari e sociali del vecchio Winton, il quale nel 1987, nella sua bella dimora inglese, tiene ancora in un cassetto la borsa con tutta la documentazione inerente l’operazione Kindertransport e non si risolve a divulgarne il contenuto.
E il personaggio di grande benefattore da vecchio, schivo, grintoso, capace di imporsi e di fare le bizze, persino di misurarsi coi marpioni della televisione, disegnato con arte e mestiere sopraffini da Hopkins, ci prende, ci intriga e ci offre materia sulla quale riflettere e specchietti nei quali rifletterci
Siamo dalle parti di “Schindler’s List” e anche del “Pianista” di Polanski, e “One Life” sembra suggerirci che solo i tre quarti o giù di lì di vita vissuta sulle spalle, fanno da trampolino per il nostro perfetto salto carpiato all’indietro nelle acque azzurre della giovinezza e in quelle blu della maturità.
Qui il trailer ufficiale del film
Foto Elena Torre from Viareggio, Italia (edited by User:Marco Bernardini), CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons
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Boomer della prima ora, Fausto Bona, ora pensionato, è stato insegnante di lingua e letteratura francese al liceo e contemporaneamente animatore culturale del Circolo del cinema di Brescia. Continua a occuparsi di cinema in qualità di critico cinematografico del quotidiano “Bresciaoggi” di Brescia. Oltre al cinema, le sue passioni sono la montagna e la bicicletta.