Non vergognarsi del proprio corpo

Scrive una lettrice: Vivo felicemente una relazione con una persona che ho incontrato cinque anni fa, lui allora aveva 60 anni e io 57. L’intesa, anche sul piano sessuale, finora è stata buona e non riesco ad immaginarmi una vita futura senza di lui.

Però sta diventando sempre più difficile, per me, vedere allo specchio i continui peggioramenti del mio corpo. Inevitabili probabilmente con gli anni che passano, ma francamente non è un bel vedere. E quindi mi vergogno ed evito di mostrare la mia nudità al mio compagno, con tutte le conseguenze negative che si possono immaginare…

Gentile lettrice,

siete la prima generazione di senior che si trova di fronte alla necessità di affrontare il cambiamento psicofisico dovuto all’avanzare dell’età.

La terza età, così come viene definita, inizia proprio intorno ai sessant’anni e considerata la prospettiva di esistenza attuale possiamo dire che ci sono almeno dai venti ai trent’anni di ulteriore vita da affrontare e da vivere.

E’ una nuova sfida, perché fino a solo pochi decenni fa, senza usare troppi giri di parole, semplicemente si moriva prima.

Questa nuova società, noi stessi, in quanto esseri umani, dobbiamo affrontare la presenza di una nuova e lunga fase esistenziale, che porta con sé ulteriori cambiamenti, trasformazioni, nuove necessità ma volendo vedere sono più le difficoltà che si palesano piuttosto che le condizioni positive.

Non è come in adolescenza che vediamo un corpo diventare forte e assumere le proprie forme maschili o femminili, non ci si sente fortificarsi il corpo e lo spirito, non si ha una progettualità di vita in progredire. Ci si vede un po’ come un fiore, una rosa magari, che gradualmente percepisce i suoi petali appassire.

Onestamente, chi l’ha detto che deve essere per forza così?

E’ l’atteggiamento mentale che fa la differenza. Certo, è necessario essere pragmatici, dietro tutto ciò ci dovrebbe essere semplicemente l’accettazione di stare in questa vita “nonostante” tutto. Ma se iniziassimo a cambiare il “nonostante” con “soprattutto”?

La medicina estetica sta raggiungendo livelli altissimi e ci sono molteplici possibilità per migliorare il proprio aspetto in maniera sana, sia dal punto di vista fisico che psichico, senza che diventi quindi un’ossessione ma semplicemente una prospettiva di invecchiare bene e in salute sia dal punto di vista fisico che psichico e sessuale.

Quindi non per ringiovanire, ma per prendersi cura di sé e del proprio corpo come facciamo in qualsiasi fase della nostra vita.

Nel suo caso, mi viene da pensare che se l’intesa – come scrive – finora è stata buona, non lasci che una parte, quella sessuale, vada ad inficiare ed intaccare tutte le altre.

Smettiamola di essere sessuocentrici. La vita, dico sempre, è come un puzzle: tante tessere che devono combaciare naturalmente, e che non devono incastrarsi forzatamente una nell’altra.

E allora se il vostro incastro è naturale, sappia che probabilmente, anzi ne sono certa, al suo compagno piace così com’è perché non è semplicemente un corpo ma è un’anima, è una mente, è le esperienze fatte insieme, e ancora tanto altro oltre questo.

Il suo corpo è la sua storia, lo accetti, è con lei da sempre.

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Foto TatyanaGl su licenza iStock – Modelli in posa

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Federica Casnici, laureata in Psicologia, si è formata come Sessuologo Clinico presso A.I.S.P.A. – Associazione Italiana di Sessuologia e Psicologia Applicata, di cui è collaboratrice. Specializzanda in psicoterapia ipnotica svolge attività in libera professione di consulenza psicologica e sessuologica individuale e di coppia.

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