Le “nonne” in politica

Gli anni subito dopo la pandemia del Covid sono stati fertili di esempi di donne senior in politica in diverse parti del mondo.

Non si parla delle singole capo di stato o delle parlamentari elette nei diversi paesi.  Questo articolo si riferisce alle donne senior nella società civile che decidono di essere attive politicamente e che sono presenti sempre di più in importanti scenari con diverse modalità e a difesa di temi di varia natura.

Come esempio portiamo qui di seguito sei diverse storie:

  • Le Klimat Seniornnen Schweiz: “Anziane per il Clima, Svizzera” sono un gruppo di circa 2200 senior svizzere, nei loro 70+ anni, che all’inizio del 2024 ha vinto una causa presso la Corte Europea dei Diritti Umani contro lo stato svizzero.  La corte ha dichiarato che gli sforzi del paese per raggiungere gli obiettivi di ridurre le emissioni di CO2 non sono stati soddisfacenti. Il gruppo ha lanciato la sua causa circa 10 anni fa chiedendo una maggiore protezione verso i cambiamenti climatici e sostenendo che le ondate di calore legate ai cambiamenti condizionano la loro mobilità oltre ad avere conseguenze sulla loro salute. Questa vittoria costituisce un importante precedente nella storia dei rapporti tra la società civile ed i governi in materia di riscaldamento globale. Il verdetto della Corte Europea dei Diritti Umani potrebbe avere impatti nelle leggi e nel livello di attenzione al tema negli altri paesi europei.[1]
  • First Nations’ Grandmothers: Nel 2023, in Australia, nella regione Alice Springs (la seconda città più popolosa del Nord del paese) un gruppo identificato come “Le nonne delle prime nazioni ha manifestato davanti alle autorità del governo locale per protestare contro la politica che non facilita l’integrazione dei gruppi di aborigeni sul territorio. Alice Springs era stata scenario di diversi incidenti di violenza e di alcoolismo tra le popolazioni aborigene e le risposte del governo si erano incentrate sulla restrizione alla vendita di alcool e sull’aumento di budget per la polizia. Il gruppo delle First Nations’ Grandmothers chiedeva di aprire una discussione con i funzionari della regione per analizzare insieme la situazione, i bisogni della comunità in generale e trovare una soluzione insieme.[2] La loro lotta si inserisce in un movimento ormai pluriennale che cerca di promuovere una maggiore rappresentanza delle nazioni aborigene nella presa di decisioni del paese.
  • International Council of Thirteen Indigenuous Grandmothers: Nell’ottobre del 2024, nel New Mexico, il “Consiglio Internazionale di tredici nonne indigene” celebra il ventesimo anniversario del Grandmothers Wisdom Project. Questo progetto è nato con la missione di promuovere, tra altre cose, la pace, i diritti umani e la protezione del clima, facendo leva sulle caratteristiche culturali di ogni gruppo rappresentato: dalla preghiera alle pratiche mediche. Il consiglio è formato da donne di tredici gruppi etnici in giro per il mondo: dal Tibet al Brasile, dal Giappone al Messico, dal Nepal alle diverse popolazioni di nativi americani degli Stati Uniti. Cercano di preservare le autenticità di diversi gruppi etnici relativamente alle tradizioni ecologiche, mediche e culturali, con le “nonne” delle località come portavoce e custodi. Il loro ventesimo anniversario le fa diventare delle “icone per le future generazioni e rende onore alle differenze come leva per uno sviluppo comune della terra” sottolinea il loro sito[3].
  • Le Grandmothers di Domboshava: Nel 2023 in Zimbabwe nell’ambito delle elezioni presidenziali un gruppo di donne senior presso una località rurale nel paese africano, ha organizzato una campagna per stimolare la conoscenza dei candidati in lizza e soprattutto perché tutti si recassero senza paura alle urne per votare. Le nonne dello Zimbabwe hanno creato diversi gruppi in Whatsapp e hanno scambiato vari contenuti tra di loro allo scopo di aumentare la consapevolezza dell’importanza di votare e informando più chiaramente sui candidati e i loro programmi.[4]
  • Le German Grannies nel 2024: Recentemente la stampa europea ha riportato il lavoro di un gruppo di donne tedesche in pensione che si oppongono alle manifestazioni di intolleranza nella loro società. Hanno organizzato manifestazioni e dibattiti nelle recenti elezioni in Turingia, cercando di aumentare la consapevolezza e la maggiore attività sui temi per loro rilevanti.[5]
  • Le Raging Grannies: si tratta del gruppo delle “Nonne arrabbiate”. Nato in Canada nel 1986 e oggi presente in diverse sedi in Canada e negli Stati Uniti, rappresenta diverse organizzazioni di donne senior coinvolte in lotte politiche e che si battono per temi di giustizia sociale. Sono famose per organizzare cortei vistosi, vestendosi con abbigliamenti provocatori che vogliono ironizzare sugli stereotipi di fragilità e passività che spesso sono associati al fatto di essere senior. Inoltre, la loro piattaforma di protesta è basata su canzoni che giocano sul sarcasmo e sul paradosso delle situazioni che stanno combattendo.  Tutte le azioni sono orchestrate per attirare l’attenzione dei media e dei politici su temi sensibili quali l’ambiente, gli armamenti nucleari, i cibi geneticamente modificati, il supporto al movimento “Black Iives matter”, ecc. L’impatto delle loro lotte è presentato in una recente mostra: “It’s all rage. Activism, Aging and the Ranging Grannies” presso l’Università del Wisconsin[6]

Cosa hanno in comune tutti questi gruppi? Apparentemente sono tutti diversi ma tutti fanno leva sulla loro età e sulla loro esperienza usando entrambe come un punto di forza e di libertà di espressione aldilà delle convenzioni sociali. Spesso giocano con gli stereotipi dell’essere donna senior e si autodefiniscono provocatoriamente “nonne”.     “La loro volontà di essere attive e partecipi rivela un senso di ottimismo sul valore e sul ruolo delle donne senior nell’azione sociale e nella solidarietà”.[7]

Foto Halfpoint su licenza iStock

[1] European court rules human rights violated by climate inaction   Aprile  2024  G. Rannard https://www.bbc.com/news/science-environment-68768598

[2] Alice Springs grandmothers demand Indigenous Voice to Parliament following Prime Minister Anthony Albanese’s visit. S Jonscher e J Breen   Gen  2013   https://www.abc.net.au/news/2023-01-26/nt-alice-springs-grandmothers-demand-voice-to-parliament/101895306

[3] Grandmothers wisdom  https://grandmotherswisdom.org/we/we-are-all-related

[4] In rural Zimbabwe, a group of grandmothers counters alleged election intimidation, bias on WhatsApp https://ny1.com/nyc/all-boroughs/ap-top-news/2023/08/19/in-rural-zimbabwe-a-group-of-grandmothers-counters-alleged-election-intimidation-bias-on-whatsapp    Associated Press Ago 2023

[5] https://www.euronews.com/2024/08/06/german-grannies-against-the-far-right-protest-ahead-of-state-elections

[6] It’s All the Rage: Activism, Aging, and the Raging Grannies of Madison . September  2024 https://cdmc.wisc.edu/event/its-all-the-rage-activism-aging-and-the-raging-grannies/

[7] The Original Raging Grannies: Using Creative and Humorous Protests for Political Education. Carole Roy https://raginggrannies.org/philosophy/

 

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Julio Gonzalez, educato in Messico, Canada e negli Stati Uniti, vive in Italia da più di trent’anni. Manager internazionale, ha gestito direttamente, in vari ruoli nelle Direzioni Risorse Umane dove ha lavorato, progetti di integrazione di aziende e culture diverse in Italia, Europa, Americhe, Asia e Oceania

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