Invecchiamento al femminile
Il disappunto di un corpo che cambia.
I primi segnali di invecchiamento spesso ci vengono dal corpo, lasciandoci il più delle volte turbati. Si sa da sempre che si invecchia. Spesso però le rughe e gli iniziali capelli bianchi ci colgono di sorpresa e suscitano in tutti noi una certa dose di sgomento.
Non è facile fare i conti con il proprio corpo che invecchia né per gli uomini, né per le donne. Le donne però affrontano una complessità di emozioni per certi aspetti più difficile dei coetanei maschi. Affrontano infatti il timore di perdere in modo più radicale sensualità e potere seduttivo, come sole prerogative di un corpo giovane.
Interessante , si dice di un uomo il cui viso comincia ad essere solcato dalle rughe.
Ormai invecchiata, si dice d una donna nella stessa condizione. Ormai; come a indicare l’essere diventati fuori gioco sul piano della femminilità seduttiva.
I motivi di questa percezione e oggi ancora in buona parte di questa realtà, sono tanti e complessi; per lo più legati ad aspetti culturali profondamente sedimentati nel tempo nella mente di ciascuno di noi.
Sì perché ancora oggi, al di là di quanto possiamo affermare con la razionalità, persiste nel nostro sentire meno consapevole, l’idea tradizionale della donna matura e del destino a lei confacente. O meglio dei due principali destini che da sempre l’hanno attesa. Almeno fino gli anni settanta del secolo scorso, che hanno visto una radicale trasformazione dell’identità femminile.
Il destino più antico innanzitutto. Quello della matriarca, ovvero della saggia anziana cui sarebbe spettato tutelare e tramandare i valori e le competenze femminili della tradizione;
il destino, più vicino ai giorni nostri, della nonna affettiva. La nonna dotata di dolci e di scialletto, di pazienza e di saggezza: chi non conosce, solo per fare un esempio, Nonna Papera? Quella dei famosissimi fumetti, dedita agli amatissimi nipoti Qui Quo Qua?
Una dimostrazione particolarmente efficace di come nel tempo il capello bianco e le rughe femminili, si siano fortemente associati a un certo tipo di visione della donna in età matura. Quella per cui, terminata l’età fertile, vedeva prendere avvio in lei, un naturale processo di dimissione dalla femminilità seduttiva, lasciando spazio alle altre competenze ritenute femminili e da tutti attese in quella fase di vita. Sostanzialmente quindi ai compiti di cura, siano essi legati ai nipoti, sia alle componenti familiari più deboli.
Come si conciliano la Matriarca o Nonna Papera con l’attuale sessantenne che sente ancora possibile, se ha la fortuna non scontata della salute, la sua messa in gioco? Sia sul piano sociale, sia su quello della nascita di nuovi interessi e di reti amicali da coltivare, e quindi, se lo desidera, anche sul piano delle relazioni affettivo – sentimentali – erotiche?
Gli uomini hanno sicuramente più tradizione in tal senso.
Qualcosa però sta cambiando.
Grazie alla diffusione mediatica, nuove immagini di femminilità in età matura stanno entrando nell’immaginario collettivo. Non solo Clint Eastwood troneggia sulla scena con il suo indiscusso fascino senza tempo. Accanto a lui troviamo figure femminili assolutamente nuove. Lady Macron, solo a titolo di esempio. Splendida sessantenne, sposata inoltre con un uomo notevolmente più giovane di lei.
Che dire poi di Maryl Streep? Naturale nelle sue forme curate di ormai quasi settantenne, e che incontra l’unanime riconoscimento di un sex appeal affatto sopito. Tanti altri esempi si potrebbero fare.
Eccezioni, si potrebbe dire. Forse per ora sì, ma fari in una strada che ci illumina su un futuro non proprio prossimo, ma che ha già iniziato a delinearsi.
Esserne consapevoli aiuta.
Aiuta ogni donna che invecchia a pensare al proprio capello bianco come segno di una vita vissuta, proprio in virtù della quale, se lo desidera, spendere ancora una passionalità che sente legittima e riconosciuta.
Crederci, iniziando da se stesse è un grande contributo che ogni donna può dare a una trasformazione culturale che è appena iniziata e che con il consueto coraggio ha iniziato a percorrere.
Vive e lavora a Milano come psicoterapeuta libero professionista. Si occupa di consulenze e di psicoterapie nelle situazioni di crisi legate agli snodi del ciclo di vita, tra cui l’ingresso nella fase d’invecchiamento. Ha pubblicato articoli sulle nuove genitorialità che vedono protagonisti i senior.