Scrive una lettrice: “Ho 64 anni e abito a Milano. Qualche giorno fa, camminando lungo i Navigli, ho visto delle signore non certo giovanissime impegnate su una barca da canottaggio. Non ho potuto non fotografarle (vedi foto) e mi sono detta: perché non anch’io? Però mi sembra uno sport faticoso, quali sono i prerequisiti alla mia età per impegnarmi nel canottaggio o anche solo per qualche uscita in canoa?”
La prima considerazione da fare, seguendo le linee guida derivanti dalla letteratura internazionale, è che l’approccio del senior allo sport, non preceduto da un’esperienza nella stessa disciplina, non viene particolarmente consigliato per l’impegno legato all’acquisizione delle tecniche, per la necessaria destrezza nel movimento atletico, per la richiesta cardiovascolare e per lo stress osteoarticolare. Talché si suggerisce sempre un’attività fisica di tipo ludico sotto la guida, almeno per i primi tempi, di un personal trainer che possa programmare in modo corretto un percorso “atletico” in piena sicurezza. Il canottaggio è uno sport antico e nobile ad alto impatto fisico, perché comporta un importante sostegno cardiovascolare e un altrettanto impegnativo coinvolgimento delle strutture muscolari e articolari. Nell’arte “di andare in barca” si distinguono poi i vari tipi di imbarcazione: un conto è vogare da soli e un altro in due o più persone e ben diverso è vogare con due remi o pagaiare in canoa o in kayac. Come si vede, le tecniche diventano estremamente differenti e quindi parlare di una semplice uscita in canoa o impegnarsi nel canottaggio è ben differente. Non dimentichiamo inoltre che questo sport si effettua sull’acqua e quindi la possibilità di caderci dentro non è così remota come si pensi, con tutte le sgradevoli conseguenze del caso. Riassumendo, si può dire quindi che i senior che praticano il canottaggio a mono o due remi in generale sono persone che lo hanno svolto precedentemente, acquisendone le tecniche e l’esperienza per poter avere un beneficio da un’attività particolarmente impegnativa (pensiamo a vogare con il sedile mobile rispetto a quello fisso). Volendo comunque accedere a questo tipo di attività è indispensabile sottoporsi ad una visita di idoneità per l’attività fisica agonistica, ovvero svolta in un centro regionale accreditato perché, come si diceva sopra, l’impegno non è solamente a carico della circolazione ma comporta anche l’utilizzo intenso degli arti superiori e il coinvolgimento della colonna e degli arti inferiori. Uno sport completo, quindi, da non sottovalutare e approcciare con la massima attenzione. Non bisogna inoltre dimenticare che è necessario, come in tutti gli sport, una opportuna preparazione in palestra da effettuarsi, specie durante il periodo invernale, per mantenersi in forma e poter comunque valutare insieme con il personal trainer i propri limiti attraverso test muscolari specifici.
Buongiorno,
non condivido ciò che è scritto in quanto sono un allenatore ed istruttore di tale sport (sono l’istruttore delle signore fotografate assieme alla mia collega in foto).
Per praticare canottaggio da “Senior” si possono fare dei corsi per principianti mirati all’insegnamento della tecnica di voga con una preparazione valutata in base al corsista.
Inoltre non serve assolutamente il certificato agonistico ma se non si ha intenzione di partecipare a gare ma solo al corso, basta il certificato medico non agonistico con elettrocardiogramma (quello obbligatorio per iscriversi a qualsiasi corso sportivo).
Detto ciò aspettiamo la signora per una prova di questo fantastico sport.
Francesco Stoppa