Aiutare la vista a tavola

E’ fisiologico: la funzionalità visiva diminuisce con l’età.

Stando ai dati statunitensi, il processo inizia già intorno ai 40 anni, per avanzare poi progressivamente di decennio in decennio: se, infatti, sopra i 40 anni è una persona su 28 a presentare una limitazione visiva, sopra gli 80 la questione interessa ben il 70% delle persone.

Ma esistono alimenti in grado di contribuire al mantenimento di una normale capacità visiva? La risposta è sì: è bene infatti scegliere a questo scopo alimenti ricchi di minerali e vitamine con uno specifico effetto sul processo visivo, come zinco, vitamina B2 e, soprattutto, vitamina A.

Concentriamoci in particolare su quest’ultima, che ricopre un ruolo essenziale nella fisiologia della funzionalità visiva.

La Vitamina A fu individuata circa un secolo fa nel burro e nel tuorlo d’uovo, e fu da subito studiata per la sua attività nell’organismo.

All’inizio degli Anni Venti si osservò poi che esisteva un’altra sostanza, il beta carotene, che seppur diversa era in grado di svolgere la stessa attività della vitamina A dopo ingestione. Il beta carotene è infatti una “provitamina A”, ovvero una sostanza che il nostro organismo trasforma in vitamina A.

Possiamo quindi tranquillamente assumere questa vitamina in due forme: la vitamina A “già pronta”, che si trova in alimenti di origine animale, e il beta carotene, che si trova invece in frutta e ortaggi.

In particolare, troviamo la vitamina A nel fegato e nelle altre frattaglie, oltre che in pesci grassi come il tonno o – per chi li ama – anguilla e capitone.

Altre fonti alimentari di origine animale sono senz’altro uova, bottarga, pecorino, taleggio e burro – condimento da utilizzare tuttavia senza eccedere in quantità e frequenza.

Più ampia e usuale la scelta di alimenti vegetali ricchi in provitamina A: ne sono ricchi infatti numerosi ortaggi gialli e verdi come carota, zucca gialla, radicchio verde e spinaci.

Un frutto particolarmente ricco di tale sostanza è il mango, molto interessante anche per le proprietà antiossidanti, il sapore dolce e il profumo aromatico.

L’assorbimento di questa preziosa sostanza è favorita dall’ingestione contemporanea di grassi: su una bella insalata di carote, non facciamoci quindi mancare un gustoso cucchiaino di olio.

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Antonella Losa é Nutrizionista ed Esperta in Comunicazione in ambito salute, benessere e alimentazione.

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