SLIDER-TECHNOLOGY-AND-AGEING
SLIDER-PANDEMIA-FUTURO-SENIOR
Senior Living
HEADER-GENERAZIONI-AZIENDA
2017-09-12-generazioni-a-confronto—banner-header_2
SLIDER-CAROUSEL-AGE-MANAGEMENT
Le Vostre Storie

Ereditare case, che fortuna!

La storia di: Tina

Da ormai tre anni sono alle prese con le case lasciate in erdità dai miei genitori e dai genitori di mio marito. Fortunata te che ti ritrovi con delle case ! mi dirà qualcuno, E’ vero, teoricamente sono fortunata, però vi assicuro che non è tutto oro quello che luccica.
Non voglio fare la solita lagna di chi si lamenta quando non dovrebbe, solo raccontarvi la mia esperienza e sentire se qualcun altro ha avuto gli stessi problemi.
Cominciamo dall’inizio: la mamma di mio marito è mancata cinque anni fa, loro sono originari di un paesino della mezza collina prealpina e sua mamma viveva lì, nella comoda casa che le aveva lasciato suo marito. Nella divisione tra fratelli, mio marito ha ereditato questa casetta indipendente: potremmo usarla noi, ci siamo detti, oppure affittarla a qualcuno. Era l’illusione del primo momento, infatti dopo poco ci siamo resi conto che la casa avrebbe avuto bisogno di molta manutenzione se non la si voleva lasciare cadere a pezzi, che il paese si stava spopolando e quindi nessuno era interessato a prenderla in affitto. Che fare ? Intanto se ne sono andati un po’ di soldi di manutenzione e di tasse, ma di idee buone non ne sono uscite.
Negli ultimi tre anni poi sono mancati anche il mio papà e la mia mamma. Papà era quasi novantenne, la mamma era più giovane ma l’ha seguito poco dopo perchè quando è rimasta sola ha perso vita e non si è più ripresa.
Abitavano in città in una casa in affitto ma erano proprietari di una casa grande e di un po’ di terreno nelle prime colline dell’Appennino emiliano. Era stato il loro investimento e ci andavano spesso, ma né io né mia sorella abbiamo mai amato troppo quel posto, quindi quando l’abbiamo avuta in eredità non abbiamo avuto dubbi e l’abbiamo messa in vendita, trovando subito un accordo tra noi due, cosa che mi sembrava di buon auspicio visto che invece sentivo di tanti fratelli e sorelle che sull’eredità litigavano. Anche lì però è stata solo l’illusione del primo momento. Se non ricordo male, sono passati ormai due anni da quando abbiamo chiesto ad una agenzia immobiliare di venderla, ma di compratori veramente intenzionati all’acquisto finora non se ne sono visti. E così anche in questo caso se ne vanno soldi per la mautenzione e per le tasse e il tempo speso per stare dietro a tutte le incombenze che una casa richiede è veramente tanto. Che possa interessare ai figli miei e di mia sorella ? ci siamo chieste ad un certo punto. Macché, loro ci hanno subito guardato storto e non hanno preso in considerazione la cosa neanche per un minuto. “E’ il mercato che non va dal 2008!” continuano a ripetermi i vari agenti immobiliari interpellati. Fatto sta doveva essere una bella cosa e invece si è trasformata in un peso.

1 Commento

  • Sicuramente avere dei possedimenti porta anche ad avere problemi.
    Ma tra il problema della povertà e il problema dei possedimenti, preferirei il secondo. Se non altro perchè ai possedimenti puoi eventualmente rinunciare mentre alla povertà no.
    Il mercato gira attorno alla legge della domanda e offerta. Se non si riesce a vendere la casa è perchè il prezzo è troppo alto.
    Quindi, visto che ti è piovuta del cielo, puoi anche abbassare il prezzo. O anche svenderla.
    Tutto sta nel vedere qual è il prezzo della tua serenità.

Commenta