La tecnologia al servizio dei Senior
CES 2018 – A Las Vegas la tecnologia che vuole migliorare la vita dei Senior.
Il mondo della tecnologia si è dato appuntamento anche quest’anno al CES di Las Vegas, la fiera più attesa da tutti gli appassionati di hi-tech.
Da oltre 50 anni, a gennaio, “la città del peccato” diventa il palcoscenico dell’innovazione, l’occasione in cui colossi del settore e appassionati possono presentare le tendenze del mondo tech più interessanti e rivoluzionarie.
Tra le centinaia di idee da lanciare sul mercato, l’edizione 2018 si è contraddistinta per una presenza massiccia di gadget dedicati ai Senior e, in particolare, alla loro salute.
Una tendenza che aveva iniziato a manifestarsi già negli anni scorsi.
Nel 2017, un’azienda francese ha presentato un bastone intelligente che permette di monitorare gli spostamenti di chi lo usa e dà l’allarme in caso di caduta. L’anno precedente è stata presentata “Mother”, una soluzione di monitoraggio universale molto utile, tra le altre cose, per coloro che si dimenticano facilmente di assumere i farmaci prescritti.
Le idee più innovative per i Senior
Tornando all’edizione 2018, tra i prodotti destinati a un pubblico Senior che più hanno incuriosito c’è sicuramente Hip’Air, una sorta di airbag per le anche.
Si tratta di una cintura da indossare con appositi sensori che, in caso di caduta, fanno gonfiare dei cuscini in tempi rapidissimi (circa 0.3 secondi) ammortizzando l’urto con il terreno. L’obiettivo è proteggere chi lo indossa da infortuni quali la rottura del femore o del bacino.
Un altro accessorio smart pensato soprattutto per la terza età è la scarpa E.vone.
Si tratta di una calzatura sempre connessa, pronta a lanciare un SOS e a chiamare i soccorsi se chi le indossa si sente male, cade e non riesce a rialzarsi. E.vone implementa una serie di sensori nella suola della scarpa, per monitorare le cadute o i movimenti insoliti. I messaggi di SOS vengono lanciati automaticamente ai servizi di emergenza o alle persone da contattare in caso di necessità.
Un gadget altrettanto interessante è sicuramente IQBuds, un set di cuffie wireless in grado di offrire un’esperienza di ascolto customizzata grazie a un’app che permette di calibrare la diffusione del suono effettuando un test dell’udito sull’utilizzatore.
Un mercato in espansione
Di certo, i grandi player si sono accorti dell’enorme potenziale rappresentato da questa “nicchia” di mercato e nuovi studi incoraggiano l’ampliamento dell’offerta.
Una ricerca del 2016 condotta da Deloitte, mette in luce come i baby boomers (nati tra il 1946 e il 1964) siano più propensi, rispetto alle altre generazioni, ad adottare tecnologie che fanno uso di sensori.
Il 43% dei baby boomers sarebbe disposto a utilizzare tecnologie per la geolocalizzazione, contro il 33% della generazione X.
Quando si parla di dispositivi per monitorare malattie croniche, il 28% dei baby boomers si è dichiarato favorevole all’utilizzo, contro il 20% della generazione X.
Innovativi sì, ma quanto pratici?
Vedendo alcuni dei gadget presentati, una domanda sorge spontanea: quanto sono funzionali e accessibili questi prodotti?
Prendiamo in esame Hip’Air, l’airbag che dovrebbe prevenire infortuni legati a cadute accidentali. Non vi è dubbio che questo sia un problema serio in quanto ogni anno, circa un terzo dei Senior che vive a domicilio subisce una caduta. Secondo uno studio condotto dal Centers for Disease Control and Prevention, negli USA le cadute sono la prima causa di morte accidentale e la settima causa di morte nelle persone di età superiore ai 65 anni.
La casa produttrice afferma che Hip’Air assorbe circa il 90% dell’impatto dovuto a una regolare caduta, ma i dubbi che circondano il prodotto sembrano più sociali che tecnologici. Oltre al costo non proprio accessibile – si aggira attorno agli 800$ – il gadget non è molto apprezzato essendo poco discreto e scomodo da indossare.
Fondamentalmente, molte di queste soluzioni sembrano essere sviluppate tenendo in considerazione il “caregiver”, ovvero chi si prende cura di una persona.
E’ invece molto importante, quando si sviluppano prodotti di questo tipo, tenere in considerazione la prospettiva dell’utilizzatore finale.
Nessuno vuole indossare un indumento che lo fa sentire vecchio o malato.
Laurie Orlov, fondatrice di Aging in Place Technology Watch, società che si occupa di ricerca e analisi dei trend legati al mondo tech e Senior, afferma che la vera rivoluzione in questo ambito potrebbe arrivare da alcune tecnologie sviluppate per altri settori, come per esempio gli assistenti vocali (es. Amazon Alexa o Google Assistant).
Il futuro sembra quindi orientato verso quelle tecnologie che ti permettono di comunicare con altri dispositivi tech.
All’interno della ricerca Technology for Aging in Place, la Orlov propone 4 punti da seguire per realizzare prodotti realmente utili e attrattivi per il mercato di riferimento:
- i prodotti devono essere intuitivi e devono essere supportati da un customer service efficiente
- gli sforzi dei produttori dovrebbero andare nella direzione dell’interconnessione dei dispositivi, al fine di permettere la raccolta e l’ottimizzazione dei dati
- i costi devono essere accessibili
- gli aggiornamenti non devono stravolgere l’usabilità del prodotto a cui gli utilizzatori si erano abituati
Sicuramente la tecnologia dedicata ai Senior è una categoria con ampi margini di crescita.
Una cosa è certa, per realizzare prodotti di successo, gli ideatori dovranno pensare non solo al perché le persone dovrebbero usare determinati prodotti, ma anche e soprattutto al perché non vorrebbero farlo.
Consultant in OpenKnowledge, dove lavora su progetti di marketing digitale. Appassionato di innovazione, social media e dell’applicazione dellle nuove tecnologie al mondo Senior