L’inedita passione dei Baby Boomers per il Digitale
Era un rapporto un po’ freddino quello tra i baby boomers e il digitale. Fino a pochi anni fa il consumo di internet da parte dei baby boomers – di quelli italiani in particolare – era scarso, molto al di sotto di quello dei coetanei statunitensi e del resto dell’Europa occidentale.
Poi gradualmente i sessantenni e i settantenni hanno iniziato a prendere confidenza con le nuove possibilità tecnologiche e con l’arrivo del lockdown la passione è scoppiata.
Secondo il monitoraggio effettuato da GFK tra il 21 febbraio e il 12 aprile 2020, quindi durante la fase iniziale del lockdown, è cresciuta dell’11% la quota di tempo dedicata dagli italiani agli strumenti digitali legati alla comunicazione (ad esempio per chat e videochiamate), ai social media e agli streaming audio e video. E, sorpresa!, la crescita più forte è stata registrata tra i Baby Boomers, con un +16%.
In particolare – informa sempre GFK – rispetto alle altre generazioni i Baby Boomers hanno incrementato il tempo online soprattutto per acquisti dalla grande distribuzione, per informazioni e rapporti con la Pubblica Amministrazione e persino nel settore No Profit (ad esempio in quest’ultima categoria rientrano le iniziative legate a donazioni, raccolta fondi e volontariato, per le quali gli italiani più maturi hanno intrapreso diverse iniziative sfruttando gli strumenti digitali).
Certo, molti erano i segnali che il mondo senior e quello digitale stavano smettendo di essere mondi separati.
Ad esempio, come segnalato nella pubblicazione “Silver Economy – Technology and Ageing”, già nel 2017 la maggioranza dei 60-64enni usava internet (il 56%), così come più dei 2/3 dei 55-59enni (il 68,2%), con un balzo per entrambe le fasce di età di quasi 20 punti rispetto al 2013.
E secondo i dati presentati di recente nel suo blog da LeoVegas – operatore nel settore del gioco online – l’Italia è al primo posto per diffusione di smartphone tra gli over 60 nel mondo con il 76%, seguita da Australia e Germania (71%). Non solo: secondo questo blog il 75% dei senior si connette a internet e il 47% degli over50 usa ogni giorno il proprio smartphone per giocare.
Nell’indagine di Osservatorio Senior “Pandemia e Futuro dei Senior” dello scorso Aprile, si pronosticava un uso ancor più massiccio di internet e degli strumenti digitali e si raccomandava ai Senior di mantenersi il più possibile aggiornati sulle evoluzioni consentite dalla tecnologia per poter rimanere attivi e protagonisti della costruzione del proprio futuro: sembra proprio, dai dati più recenti, che ci siano tutte le premesse per realizzare questo obiettivo!
Enrico Oggioni ha realizzato ricerche sulla “vita nuova” e sulle “buone e cattive pratiche” dei senior, è autore del saggio “I ragazzi di sessant’anni”, è opinionista sul tema dei senior e presidente di Osservatorio Senior.
La rete internet per noi senior è preziosa, specie per quelli che soffrono a livello fisico e psicologico gli acciacchi dell’età ma, si potrebbe alleggerire il bagaglio necessario al suo uso se,
si potesse disporre di ausili e personale tecnico disponibile e sopratutto economicamente sostenibile per noi che, non essendo addetti abbiamo
difficoltà con gli strumenti specifici .
Inoltre bisognerebbe abolire l’uso della password che, dimentichiamo lungo i percorsi di memoria .
Il tema dei “Senior ed ICT”, è un tema decisamente “in”, prova ne è che nell’ultima decade di maggio c.a., ho partecipato a ben TRE webinar in ambito Digital Week e non. Inoltre ci sono iniziative in fieri su capire, definire, stabilire cosa fare, sempre su suddetto tema, per il dopo Covid. A me sembra che si privilegi la parte di “alfabetizzazione tecnologica” rispetto a quella di “acculturazione digitale”. E fare entrambe ? E approfondire le varie iniziative disponibili ? Magari accennando alla Smart City/Smart Citizen ed al ruolo che il BB, Baby Boomer, potrebbe attivamente svolgere in suddetto ambito ? Nel contempo mi leggerò “La Silver Economy”.