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Natale… col bene che ti voglio

La storia di: Bice

Le feste di Natale sono dietro l’angolo e come ogni anno mi assale la frenesia e l’ansia di farmi trovare impreparata verso le tante attese della mia famiglia allargata.

A 62 anni dovrei aver fatto il callo a questa situazione ma è più forte di me, mi prende il bisogno di essere all’altezza nel fare i regali giusti, nel pensare al menu di Natale, nell’appianare i rapporti tesi prima dei fatidici pranzi.

Anni di psicologa sono serviti a tanto ma non a togliermi questa ansia.

I grandi vecchi e i nipoti vengono prima di tutto.

Anzi, dovrei dire le grandi vecchie, anche se a loro non piacerebbe essere definite così. Mia madre va per gli 89 e sta in una rsa, la mia consuocera è oltre i 93 e vive ancora a casa sua.

Bisogna organizzarsi per andarle a prendere per il pranzo di Natale, non farle stancare, fare tutti il tampone fatto prima di incontrarle, d’altra parte è festa soprattutto per loro.

I nipotini sono tre, un maschio e due femmine, tutti e tre sotto i cinque anni. Una è di mio figlio, gli altri due di mia figlia, che però li ha avuti da due relazioni diverse, così c’è anche il problema di come combinare incontri e pranzi senza far incrociare i due padri.

I nipoti però sono una benedizione e mi rassereno quando penso a loro, comprare i regali per loro mi fa sempre piacere.

Poi ci sono i rapporti tesi tra mio figlio e il secondo marito di mia figlia, che hanno avuto da ridire su una questione di soldi. Potrei far finta di niente, come beatamente fa mio marito, ma è più forte di me e allora faccio telefonate ad entrambi per cercare di mettere pace e per raccomandarmi di non rovinare il clima natalizio.

Riuscirò mai ad affrontare le feste di Natale serenamente?

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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