La storia di Cristina (in poesia)
Vita in una gabbia dorata.
Vita con violenze psicologiche mai dichiarate per opportunismo e tranquillità economica.
Vita messa da parte per paura.
Vita anestetizzata con tanti oggetti inutili.
Poi a 48 anni il salto nel vuoto.
Doversi reinventare.
Studiare.
Trovare un lavoro.
E la cosa più difficile, quella che nessuno mi aveva mai insegnato perché donna: credere in me stessa.
Saper cadere senza morire e rialzarsi a testa alta.
Anche a 50 anni si può rinascere.
È dura, ma terribilmente gratificante poi.
Sola?
E così sia.
Senza un uomo?
Amen.
Tantissime conoscenze.
Poche e fidatissime amiche.
Un Ave Maria all’indipendenza.
Foto Magda Ehlers da Pexels