L’uso intelligente di un elettrodomestico sottovalutato.
Come per diverse invenzioni scientifiche, anche la storia della scoperta del microonde è tanto buffa quanto casuale: mentre lavorava al magnetron per studiare le emissioni dei segnali radar, l’ingegnere americano Percy Lebaron Spencer si rese conto che la sua barretta di cioccolato che teneva in tasca si era sciolta a causa delle onde emesse dal potente apparecchio.
Il giorno successivo acquistò del mais e quello dopo un uovo per osservare l’effetto delle onde sui vari alimenti. Così nel 1947 veniva brevettato il primo forno a microonde, anche se ci vollero diversi anni per rendere questa tecnologia efficace.
Dagli anni ’50 fu realizzato commercialmente in dimensioni sempre più piccole e in pochi anni divenne uno degli elettrodomestici più presenti nelle cucine anche italiane. I senior di oggi lo conoscono quindi fin da quando erano bambini, però sentivano spesso gli adulti di allora che ne parlavano non solo con una certa meraviglia, ma anche con un po’ di diffidenza, temendo che l’uso del microonde potesse comportare dei rischi per la salute. E’ probabile che tutti noi l’abbiamo usato ma vale la pena capirne meglio il funzionamento e perché non vi sono rischi se usato correttamente.
Come funzionano le onde elettromagnetiche generate da questo apparecchio?
Le onde agitano le molecole di acqua presenti all’interno degli alimenti: pertanto, quelli ricchi di acqua come i vegetali sono adatti ad essere cotti – non solamente scaldati – con questo elettrodomestico mentre non varrà lo stesso procedimento per carne, pesce o cereali in chicco.
La temperatura raggiunta non è mai superiore a 100 °C e se si utilizza un coperchio la reazione che si sviluppa è molto simile a quella di una cottura a vapore; un esempio pratico è quello delle verdure: prendete un cavolfiore o un broccolo e tagliate dei pezzi delle dimensioni di circa 5 cm; in una ciotola aggiungete un cucchiaio di acqua e coprite con un coperchio di silicone o con una pellicola, praticando un piccolo foro al centro. Accendete il microonde alla massima potenza e in 5 minuti le verdure saranno cotte.
Come suggerisce il noto chimico e divulgatore Dario Bressanini, che nella Scienza delle verdure racconta molto di quello che accade agli ortaggi in cottura, i tempi brevi, la quantità ridotta di acqua utilizzata e la temperatura relativamente bassa sono i presupposti ideali per ridurre sensibilmente la perdita delle vitamine nei vegetali. Il colore ancora vivo e l’odore meno intenso sono segnali importanti di come venga rispettato il contenuto dei nutrienti all’interno.
Ma le onde elettromagnetiche sono dannose?
Per diversi decenni dopo la sua scoperta, anche dopo la vendita di apparecchi efficienti, c’era ancora chi temeva gli effetti del microonde sugli alimenti e sulla salute delle persone; tuttavia, il principio di questo elettrodomestico è quello di generare delle onde che si trasformano in calore. Il calore viene trattenuto all’interno del forno e produce l’effetto desiderato, senza rappresentare alcun rischio per chi consumerà il cibo. L’emissione di onde quindi – come quelle responsabili della luce e dei colori, della radio o dei telefoni – non deve in alcun modo preoccuparci.
Pertanto, il forno a microonde rappresenta a tutti gli effetti un metodo valido e assolutamente sicuro per cuocere – e non solo scaldare – tutti gli alimenti ricchi di acqua ed è equivalente alla cottura a vapore per le verdure. Non si presta invece a preparazioni che richiedono temperature più alte, come il pollo arrosto o le torte.
Questo significa che può essere impiegato anche nelle ricette iconiche della cultura gastronomica italiana, con il vantaggio di ridurre sensibilmente i tempi di preparazione – al posto di sbollentarle si possono passare velocemente le verdure al microonde prima di saltarle in padella con olio e peperoncino. Oppure semplicemente cuocere le patate e altri ortaggi a vapore. Nessun timore quindi per i Senior per il suo impiego poiché il risultato ottenuto sarà il medesimo ma con tempi e utilizzo di acqua inferiori ai metodi tradizionali.
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Foto Ridofranz da iStock