La storia di Ettore
Mi chiamo Ettore e ho 60 anni. Se qualcuno pensa che il precariato sia una questione che riguarda solo i giovani si sbaglia. Io a 60 anni mi ritrovo con un contratto di lavoro a termine per un’attività amministrativa, che scade fra pochi mesi.
Vengo da varie vicissitudini, da una vita lavorativa spezzettata, un po’ perché le aziende dove lavoravo chiudevano, un po’ per mie scelte, un po‘ perché da anni mi propongono solo lavori a scadenza.
Non sono il tipo che sta con le mani in mano, ho energie e interessi, suono, vado in bicicletta, viaggio, mi aggiorno su riviste di divulgazione scientifica, l’anno scorso ho iniziato a studiare spagnolo.
Ma da questi interessi non sono riuscito a creare un lavoro stabile né a trovarne uno che mi desse una prospettiva. Sembra strano parlare di prospettiva a 60 anni, ma io non ho intenzione di guardare solo indietro e poi un figlio ancora da mantenere in casa e agli studi mi ricorda sempre che devo portare a casa uno stipendio.
Leggo diverse storie di sessantenni che si sono reinventati sul lavoro e molti di loro vanno sui servizi di accoglienza o su attività di bar e ristorazione. Non so, è un mondo che non conosco e non vorrei fare un passo falso mettendo in gioco anche i pochi risparmi che ho.
… Accetto consigli.
Grazie.
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