Daniela, volontaria senior all’Opera San Francesco per i Poveri

Intervista in occasione della Milano Civil Week 2024, a cura di CSV Milano ETS.

“Pranzeremo in mensa con gli ospiti, poi faremo un breve tour dei servizi che Opera San Francesco mette a disposizione di chi ha bisogno: dalle docce all’abbigliamento, passando per il cibo, per l’appunto”, ci ha anticipato Daniela con il sorriso, riassumendo in poche parole la mission francescana che anima l’organizzazione nelle sue diverse attività: “tu hai bisogno, io ti aiuto”.

Classe 1960, Daniela è volontaria dell’Opera San Francesco, la realtà fondata dai Frati Cappuccini a Milano nel 1959 che garantisce ai poveri assistenza gratuita e accoglienza. L’abbiamo incontrata presso la mensa di Corso Concordia in occasione della Milano Civil Week “La Costituzione siamo Noi”, l’edizione 2024, che dal 9 al 12 maggio ha attraversato la città metropolitana di Milano, animandola grazie agli oltre 600 enti del Terzo settore, ai cittadini attivi e ai volontari che hanno regalato alla città e della sua area metropolitana ben 431 eventi: dagli incontri con le scuole, alle letture, agli spettacoli teatrali, ai concerti, alle visite ai tesori milanesi, passando per le camminate naturalistiche e le attività sportive… tanti i momenti e diversi i temi di sensibilizzazione e di forte valenza sociale: donne, parità, inclusione, difesa dei diritti.

Tante, tantissime e sfaccettate le iniziative svoltesi nella città metropolitana, anche organizzate in hub e in percorsi tematici, o singole iniziative del Terzo settore che hanno animato il palinsesto “Vivere” della Milano Civil Week.

Una di queste è stata proprio quella organizzata da OSF, che ha voluto aprire le porte della Mensa di corso Concordia e offrire la possibilità ai cittadini e alle cittadine che lo desiderassero, di essere suoi ospiti, anche se solo per lo spazio di un pranzo o una cena: un’esperienza per aiutare a comprendere concretamente cosa accade all’interno del Servizio storico di Opera San Francesco.

Gli ospiti erano accompagnati in Mensa da alcuni dei volontari e tra loro Daniela, da oltre 10 anni volontaria in OSF. Lasciamo allora che sia lei con le sue parole, il suo trasporto ed entusiasmo a raccontarci la sua storia.

“Quando ancora andavo al lavoro, passavo da Corso Concordia e vedevo sempre questa coda di persone. Un giorno allora mi sono avvicinata e sono entrata all’Opera San Francesco. Mi sono informata, ho fatto il corso e alla fine sono diventata volontaria. Da lavoratrice prima, prendendo accordi con l’azienda per uscire prima il lunedì e poter far servizio, e da pensionata ora perché, come ha detto Madre Teresa di Calcutta, <<quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma l’oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo>>. Ecco è sempre stato questo il leitmotiv della mia attività da volontaria. Ancora di più da pensionata. 

Una volta che ho terminato di lavorare, nel 2020, la motivazione più forte che mi ha spinto a continuare è stata la decisione di volermi dedicare ancora di più alle persone in difficoltà, loro hanno una sensibilità infinita. Alcuni non hanno neanche il fazzoletto per soffiarsi il naso, ma chiedono sempre “tutto bene?”, capendo anche lo stato d’animo di chi hanno di fronte con un semplice sguardo.”

A questo punto le chiediamo se il volontariato sia una parte importante della sua vita, anche da pensionata. E se la sua sia stata una scelta consapevole, maturata nel corso del tempo.

“Assolutamente sì: se una settimana non partecipo alle attività dell’OSF, sento che c’è qualcosa che manca nella mia vita. È uno spazio che nel mio cuore e nella mia mente non può mancare: sono sempre a disposizione, ecco. In generale sono convinta che l’esperienza del volontariato arricchisca chiunque a qualunque età perché, semplicemente, si riceve di più di quello che si dà.

Il volontariato, in particolare in questa fascia di età over 60, penso che possa portare un grande valore aggiunto: la maggior sensibilità e attenzione nei confronti delle persone che si incontrano giorno dopo giorno.

Ho lavorato per anni per agenzie grafiche e pubblicitarie, dedicandovi gran parte della mia quotidianità a costo di diventare un po’ più fredda e dura. Col volontariato, piano piano, la mia personalità ha iniziato decisamente a addolcirsi: mi sono messa a disposizione degli altri e delle altre.

E anche il mio animo si è disposto al cambiamento: a essere cambiato dall’incontro e dal servizio per gli altri e le altre.  Le uniche difficoltà, secondo me, sono nello specifico il servizio serale, perché tornare a casa da sola, dopo una certa ora, soprattutto dopo una certa età, non è proprio bello e mi fa un po’ di paura”.

Siamo giunti alla fine della nostra chiacchierata e chiediamo a Daniela quali siano i sogni che la animano e che la spingono a rimettersi in gioco anche da pensionata. La risposta di Daniela è semplice ma ricca.

“Quello che volevo nella vita l’ho già ottenuto. Ho vissuto il mio lavoro al meglio, visitando parecchie città, e ora il mio sogno è di dedicare più tempo a me stessa, che significa donarlo anche agli altri. Grazie al mio impegno per l’Opera San Francesco è un qualcosa che già si sta realizzando, che già diventa quotidianamente realtà. In questo modo riesco a dare un aiuto affinché anche il mio sogno più grande diventi realtà: che tutti e tutte possano vivere un po’ più felicemente, senza ingiustizie e malattie”.

Opera San Francesco per i Poveri

Opera San Francesco per i Poveri, OSF, è la realtà fondata dai Frati Cappuccini di viale Piave a Milano, che dal 1959 si impegna ad assicurare ai poveri assistenza gratuita e accoglienza. I servizi sono garantiti quotidianamente grazie al lavoro insostituibile dei volontari, colonna portante di Opera San Francesco e alle generose donazioni dei suoi sostenitori, privati e aziende.

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Alessandro Pirovano, giornalista pubblicista, in occasione di Milano Civil Week 2024 ha collaborato come ufficio stampa con CSV Milano.

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