Una nuova vita in un altro Paese

La storia di Clemente

Ho 65 anni, sono divorziato e single, non ho problemi seri di salute, sono appena andato in pensione e ho una gran voglia di costruirmi una nuova vita.

Non in Italia, sto prendendo in considerazione il Nord del Brasile o le Canarie. Più comode per vari motivi le seconde (più vicine, Europa, assistenza medica), ma affascinante anche l’idea di trasferirmi nella zona di Bahia in Brasile. Imparare spagnolo o portoghese non dovrebbe essere un gran problema.

Ho sicuramente più possibilità di crearmi una nuova vita se vado lontano.

Diversi il clima, la gente, il paesaggio, quanti soldi servono.

E soprattutto potrò esplorare una situazione nuova, non già straconosciuta e questa è la cosa che mi piace di più.

Come si fa a dire “adesso inizi una nuova vita” se ti fermi dove hai sempre vissuto, vedi le solite persone, ti guardi intorno e ti accorgi che hai già visto tutto?

Esplorare è una caratteristica dell’uomo, me l’hanno insegnato già a scuola, e personalmente mi riconosco al 100% in questa affermazione.

Qualcuno mi dice “ti mancherà l’Italia”. Ne dubito, cosa dovrebbe mancarmi? Le città stracolme e incasinate? Gli amici che chissà perché chiamo ancora amici visto che ci parliamo due volte l’anno a dir tanto? La bellissima burocrazia italiana che anche per andare in pensione mi ha fatto dannare? La politica italiana? Ma per l’amor d’Iddio…

Forse dovrò rinunciare alle granite e agli arancini, ma vabbé troverò altro con cui sostituirli.

Ho parlato della mia idea con qualche collega pure in procinto di andare in pensione e quasi tutti mi dicono che anche volendo qui hanno dei vincoli: un genitore anziano, dei figli non ancora autonomi, una moglie o una compagna a cui non va di muoversi.

Io sono single, i genitori li ho persi entrambi, ho due figlie ormai grandi a cui piace un sacco viaggiare e quando vorremo incontrarci non sarà difficile. Quindi, niente vincoli.

Foto di Nahália Segato da Pixabay

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Un Commento

  1. andrea 13 Settembre 2024 at 12:20 - Reply

    Caspita che entusiasmo e che ottimismo, a 65 anni! Io non l’avrei fatto nemmeno a 20 😀
    Frasi super-ottimistiche come “imparare spagnolo o portoghese non dovrebbe essere un gran problema” sono quelle che mi danno spunti di riflessione su me stesso.

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