Cambiare l’olio o il motore ?
Valutare l’età ginnica per una programmazione personalizzata dell’allenamento fisico. Nelle varie componenti che definiscono l’età, vi è anche quella “ginnica”, considerata in base al tempo in cui il Senior si allena regolarmente. Per esempio, se un soggetto ha 65 anni e non si è mai allenato prima, oppure non si allena dai tempi della scuola, l’età ginnica corrisponde a quella dell’infanzia, senza averne le meravigliose potenzialità, quindi potrà sopportare un carico assai minore, rispetto a quello che avrebbe sopportato se si fosse allenato regolarmente. L’età ginnica è uno dei modificatori più forti in qualsiasi programma di allenamento. Spesso ci si lancia nell’attività fisica senza alcun tipo di preparazione, cercando di recuperare, in poche settimane, quello che si è perso negli anni. Il risultato meno insidioso di queste azioni incaute, va da una percezione di perduto comfort al dolore muscolare, ma in alcuni casi, purtroppo, il tutto sfocia in lesioni acute o croniche.
Dato che l’attività fisica può essere affiancata ad ogni aspetto della nostra vita, dal prendere le scale al posto dell’ascensore, al camminare o andare in bicicletta invece di utilizzare l’automobile, per conoscere il nostro stato di forma, è necessario eseguire alcuni semplici test che ci aiutano a definire le nostre “curve di invecchiamento” cardiovascolari e muscoloscheletriche.
Nelle prime strofe di una nota canzone dei Pink Floyd, Shine on you crazy diamond, si dice: “ricordi quando eri giovane, quando splendevi come il sole, luce su di te o diamante pazzo”. Sebbene i Pink Floyd non lo abbiamo fatto di proposito, hanno reso immaginifica l’idea per un invecchiamento di successo. Perché il diamante raggiunga il vero potenziale e sembri “vivo”, le sue facce devono riflettere la luce tutte insieme. Noi siamo come un diamante e se vogliamo continuare a brillare, dobbiamo far convergere quotidianamente tutti i fattori che influenzano il nostro rendimento. Un’efficace campagna pubblicitaria americana, di una società petrolifera, dichiara che: si possono spendere pochi dollari oggi per cambiare l’olio, al posto di centinaia di dollari domani per cambiare il motore; una sorta di versione aziendale di “una mela al giorno leva il medico di torno”. E’ innegabile che da tempo abbiamo perso di vista questo elementare concetto per la cura della nostra salute e invece di far ricorso a semplici sistemi come l’esercizio fisico e una dieta appropriata, per ridurre gli effetti negativi dell’invecchiamento, permettiamo che si verifichi un decadimento fisico senza controllo, che poi cerchiamo di contrastare con i farmaci e i dispositivi di supporto e di riabilitazione. Infatti, le nazioni industrializzate spendono miliardi nel tentativo di “cambiare il motore” dei propri cittadini, quando potrebbero investire infinitamente meno, “cambiando semplicemente l’olio”. Dato che vi è una moltitudine di fattori associati al declino della salute e delle prestazioni funzionali, per massimizzarne l’efficacia, gli esercizi prescritti devono focalizzarsi sulle specifiche necessità di ciascun individuo. Il concetto di specificità dell’esercizio è presente nella letteratura scientifica da decenni, per fare questo è necessario sottoporsi a test di valutazione orientati alle singole necessità del senior, test appunto, che devono essere modulati sugli obiettivi prefissati ed eseguiti da personale preparato. Quella famosa mela scegliamola di qualità.
Già primario di riabilitazione specialistica dell’ospedale L. Sacco di Milano e docente presso l’Università degli Studi di Milano, Silvano Busin é Direttore scientifico di ISSA Europe (International Sports Sciences Association Europe) e della rivista Fitness & Sport.