Guai a toglierci l’autonomia !

Mantenere una buona autonomia e indipendenza anche quando si invecchia è tra i desideri più diffusi e sentiti tra i senior.   Se si provasse a fare una graduatoria delle motivazioni che influenzano i comportamenti dei senior, il rimanere autonomi e non dipendenti da altri figurerebbe sicuramente ai primi posti.

Lo rileva la recente ricerca “Un ritratto dei Nuovi Senior: generazioni a confronto” tra i cui risultati emerge che il guadagnare in autonomia quando si hanno sessanta – settant’anni è un forte motivatore, ed è addirittura un must il creare a quest’età le condizioni perché si possano mantenere autonomia e indipendenza anche quando si toccheranno gli ottanta o i novant’anni.

Se è vero che esistono differenze significative da individuo a individuo per quanto riguarda le motivazioni personali, è altrettanto vero che il desiderio di non ritrovarsi dipendenti da altri si presenta come una delle principali costanti.

Molto spesso i cambiamenti fisici, di salute, lavorativi, familiari, che possono arrivare con l’avvicinarsi all’età senior, funzionano come una sorta di “sveglia” e spingono le persone a riflettere ed interrogarsi su quali sono le reali priorità della propria vita per gli anni a venire. E’ in queste occasioni che a tanti viene da dire “Spero proprio di potermela cavare il più possibile in autonomia e senza dover dipendere da altri anche quando sarò vecchio!”

Naturalmente come andrà a finire non dipende solo dalla nostra volontà e da quanto siamo bravi a creare le condizioni giuste, però è importante riflettere su quali sono i terreni su cui ci giochiamo la nostra indipendenza futura.

Ad esempio, potremo decidere autonomamente dove abitare, che assistenza avere, che spese sostenere, o saremo colti alla sprovvista perché non ci avevamo pensato prima ? D’altra parte, l’autonomia in vecchiaia senza soldi è difficile da immaginare.

E le persone che frequenteremo saranno quelle con cui abbiamo costruito e coltivato un rapporto, cioè quelle che abbiamo scelto, o saranno persone anonime o addirittura imposte da altri ?

E ancora: se nessuno può programmare il proprio stato di salute futuro, avremo almeno curato il nostro corpo e la nostra mente per prevenire il più possibile malattie e deterioramento fisico ?

Il portafogli, la prevenzione, i rapporti umani, sono insomma alcuni dei fronti su cui ci giochiamo un futuro autonomo e indipendente.

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Enrico Oggioni ha realizzato ricerche sulla “vita nuova” e sulle “buone e cattive pratiche” dei senior, è autore del saggio “I ragazzi di sessant’anni”, è opinionista sul tema dei senior e presidente di Osservatorio Senior.

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