E’ importante riprendere il tono muscolare

Da parte di un lettore: “Ho 59 anni e sto uscendo da un periodo in cui mi sono dovuto prima operare al menisco e subito dopo per un’ernia inguinale. Niente di grave, ma tutta la muscolatura ha perso forza e fatico a riconoscermi nello sportivo di prima. Ho già fatto settimane di ginnastica riabilitativa per il ginocchio però vorrei ridarmi un po’ di tono muscolare generale facendo pesi in palestra. Ci sono esercizi più raccomandati di altri? Che precauzioni devo prendere per evitare guai all’ernia “riparata” da meno di un mese?”

Per quanto riguarda il problema posto, va rilevato come i due interventi chirurgici sono assai differenti, dato che il primo coinvolge un’articolazione, mentre il secondo la parete addominale. Sicuramente l’intervento di meniscectomia, verosimilmente condotto per via endoscopica, ha prevalenza su quello dell’ernia inguinale, infatti ha necessitato di riabilitazione motoria condotta in ambito specialistico e necessita in generale di tempi medi di recupero. Il primo obiettivo da raggiungere dopo l’intervento è infatti il completo recupero del ROM (range of motion) articolare: bisogna cioè ottenere la massima flessione ed estensione del ginocchio, senza perdita di gradi di articolarità. Insomma, ritornare nelle migliori condizioni fisiologiche in cui la nostra articolazione dovrebbe essere, quindi estendere il ginocchio completamente sino ad un angolo di 180° e flettere il più possibile la gamba sulla coscia ottenendo la completa “liberazione” articolare.

In generale, dopo circa quattro settimane di riabilitazione si dovrebbe aver raggiunto l’obiettivo sopra esposto e dal quel momento in poi poter passare alla tonificazione muscolare per riprendere tono e vigore dell’arto inferiore, sicuramente diminuito dalla obbligata ipomobilità derivante dall’intervento.

Ci vogliono più o meno altre otto settimane in cui vanno inseriti gradualmente esercizi di potenziamento muscolare specificamente del quadricipite femorale, che è il grosso muscolo che estende il ginocchio, senza però dimenticare anche la muscolatura posteriore dei flessori che servono, lo dice il nome, a flettere il ginocchio stesso.

Gli esercizi di potenziamento per la muscolatura dell’arto inferiore possono vedere l’utilizzo della cyclette a resistenza variabile, l’utilizzo degli elastici a tensione variabile, la leg extension e lo squat, esercizi questi da condurre sotto le indicazioni di un personal trainer esperto. Da non dimenticare lo stretching articolare, utilissimo nel migliorare la flessibilità generale dell’arto interessato dall’intervento.

E l’ernia inguinale? Se l’intervento è stato condotto non a cielo aperto, ma verosimilmente per via laparoscopica con la posizione di una rete interna in teflon, in generale dopo sei settimane la ripresa funzionale si può definire completa e l’attività fisica può riprendere a pieno regime. Non dimentichiamo infatti che l’intervento di ernia inguinale viene fatto quasi sempre in regime di day hospital perché l’invasività chirurgica è minima: in certi casi addirittura i punti sono riassorbibili e quindi non è più necessaria la rimozione cutanea degli stessi.

Evidentemente i tempi non sono coincidenti con quelli del menisco e di conseguenza le precauzioni verso l’ernia inguinale vengono superate da quelle legate al processo di recupero articolare. Va comunque sempre ricordato che ogni individuo ha la sua specificità e quindi, dopo aver ottenuto il benestare dal proprio medico di fiducia, è opportuno sottoporsi ai consueti test fisici che un buon personal trainer certificato dovrà eseguire prima di stilare una scheda di allenamento.

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Già primario di riabilitazione specialistica dell’ospedale L. Sacco di Milano e docente presso l’Università degli Studi di Milano, Silvano Busin é Direttore scientifico di ISSA Europe (International Sports Sciences Association Europe) e della rivista Fitness & Sport.

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