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Zero gradi

Roberta Colombo, Zero gradi, Giunti 2019

“Febbraio. Zero gradi fuori. Meno venti dentro”

“Dove sto andando?”

Isabella scrive queste parole sul suo taccuino, le mani intirizzite, mentre aspetta il treno che la porta al mare.

E’ il giorno del suo sessantaquattresimo compleanno e sta lasciando alle spalle la sua vita. E’ andata via di soppiatto, nemmeno lei sa bene che cosa cercare.

Nessuno deve sapere dove si trova: il marito da cui è divorziata da un anno, i tre figli, la coppia di filippini onnipresente in casa, le amiche del Pilates.

Isabella ha deciso di prendersi una vacanza: dal pensiero dell’ex marito andato via con una pischella cicciottella, dai figli mai cresciuti benché adulti, dai gerani, dai tappeti persiani da portare a lavare, dalla vita nell’elegante appartamento ai Parioli, generoso lascito post divorzio. Vuol provare a vivere per sé.

Ha risposto all’annuncio di un “grazioso appartamentino vista mare”, a Ostia Lido, il mare dei romani.

Il “grazioso appartamentino” – in realtà assai modesto e scomodo rispetto alla casa appena lasciata – diventa il luogo di riflessioni su di sé e sul suo vissuto.

Ostia d’inverno le svela il mondo di chi faticosamente sbarca il lunario, ma trova anche il tempo di accorgersi degli altri, magari dedicandosi al volontariato. Isabella si apre a nuovi amici che mai avrebbe pensato di frequentare e si lascia coinvolgere in esperienze inconsuete, come il volontariato in ambulanza, lei che in un tempo lontanissimo era stata infermiera.

Con Andrea, il suo nuovo giovanissimo vicino di casa, scopre un vissuto di incomunicabilità, solitudine, bisogni affettivi mai colmati. Sono le stesse inquietudini del più giovane dei suoi figli, ma lei, da madre, non le aveva sapute comprendere.

E poi c’è Sguardo Blu, il misterioso signore che transita sul peschereccio, nel canale vicino casa. Lui la inquieta e la incuriosisce, la fa sognare.

Sperimentando un quotidiano così diverso dal suo, Isabella prende le distanze da se stessa e vede la sua vita con lucidità nuova.

Forse adesso è pronta per una rinascita e magari – chissà – anche per un nuovo amore.

 

“Zero gradi” è il quarto libro della collana Terzo Tempo curata da Lidia Ravera e dedicata alle storie d’amore tra Senior.

In una intervista di pochi giorni fa, Ravera afferma che i libri della nuova collana si vendono come i panini, a riprova di quanto bisogno ci sia di leggere storie d’amore tra persone mature e di credere che amare ancora sia una opzione possibile dopo i sessant’anni.

I primi quattro libri hanno mantenuto la promessa.

Unica osservazione: tre su quattro – con l’eccezione di Appena in tempo – hanno come protagoniste donne benestanti, sostenute dalla generosità degli ex mariti.

Elaborare il lutto libere da preoccupazioni economiche è decisamente più facile!

Sarebbe auspicabile leggere storie più aderenti alla realtà e magari scoprire che le difficoltà economiche frequenti negli anni maturi non impediscono di scoprire nuove e soddisfacenti dimensioni affettive.

L’Autrice di “Zero gradi”, Roberta Colombo, è medico specialista in ematologia e anche sceneggiatrice di serie televisive.  Ha scritto, assieme a Franco Mandelli, il saggio “Ho sognato un mondo senza cancro”.

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