Futuro
Le storie di Adriano e Asia
Scrive Adriano:
La paura del futuro
La percezione del tempo che avanza e allo stesso tempo la sensazione di avere molte cose ancora da fare per dare un senso compiuto alla propria vita sono le coordinate che mi percorrono in questo periodo sospeso di tempo, in cui viaggi e socialità sono messi da parte.
Come ripartire dopo il Covid, mi chiedo?
Come ritrovare il piacere dell’incontro dopo tanto tempo di chiusura al mondo vero e immerso solo nel tempo virtuale?
Cordiali saluti.
Adriano
Scrive Asia:
Voglio ancora un futuro
Essere settantenne in questi ultimi due anni non è stata una passeggiata.
Abito in Pianura Padana e soprattutto all’inizio la pandemia qui non ha fatto sconti.
Alcuni amici e amiche sono morti, altri sono stati in ospedale tanto tempo.
Un’altalena continua di paura, di speranza, di rassegnazione, di nuovo di speranza ma sempre meno fiduciosa. Soprattutto non mi fido di quelli che adesso pontificano che tutto è finito.
Però non voglio alzare bandiera bianca, continuerò ad essere prudente ma voglio pensare che davanti a me c’è ancora un futuro in cui potranno succedere delle cose belle.
La compagnia dei nipoti, la natura che tra poco in primavera si risveglierà, qualche bella sorpresa.
Senza questi pensieri che senso avrebbe vivere? E io voglio ancora vivere.
Foto Pezibear da Pixabay.
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Penso che tutto dipenda da quanto vogliamo essere prudenti: più prudenza = meno contatti.
Bisognerebbe trovare la giusta via di mezzo. Il rischio ci sarebbe sempre, ma anche guidare l’auto ha la sua dose di rischio…
Ci vuole il giusto bilanciamento tra pro e contro.