La storia di: Luciano
Non mi sono mai tirato indietro quando c’era da faticare e da prendersi le responsabilità, sono stato quel che si dice un gran lavoratore per più di 40 anni, senza mai troppi problemi se c’erano straordinari da fare. Fare bene il mio lavoro mi dava soddisfazione e non mi sono mai lamentato.
Poi è arrivata la pensione, la data di inizio pensione la conoscevo da un po’ ma è stata lo stesso una sorpresa, intendo dire che mi sono ritrovato da un giorno all’altro senza la stella polare della mia vita, con la giornata da riempire e senza sapere come.
Il primo anno di pensione non è stato bello. Sì, ero più riposato, ma dormire fino a tardi mi faceva venire il nervoso, mi sono sentito inutile, nemmeno mia moglie era troppo contenta perché era abituata a fare in casa quel che voleva e invece doveva fare i conti con la mia presenza.
Non sono il tipo da feste e vita mondana (a parte il fatto che con il covid che vita mondana potevi fare?), ho provato ad andare a pescare (mi portava mio nonno quando ero bambino) ma che noia…, mi sono messo a camminare, salutare ma anche questo non mi dava niente.
Finché mi sono imbattuto in un conoscente di vecchia data, pensionato come me, che mi ha detto che lavorava per una associazione che portava da mangiare a chi ne aveva bisogno, anche in posti non proprio raccomandabili. Ho provato ad andarci anch’io e mi si è aperto un mondo nuovo, finalmente facevo qualcosa che era utile e aveva uno scopo. Da allora non ho smesso di andarci e nell’associazione sono molto contenti di me perché come al solito non mi tiro indietro di fronte a niente e do una mano a tutti.
Anzi, anche se non è volontariato organizzato, mi sono messo a dare una mano a mio figlio e ai suoi amici che stanno aprendo una attività commerciale: con il legno ci so abbastanza fare e li aiuto nei lavoretti di falegnameria quando serve.
Adesso la giornata mi passa veloce, queste due attività mi danno un nuovo scopo nella vita e raccomando a tutti di fare lo stesso.
Foto shogun da Pixabay
Ho poco da commentare sulla Vita mia e sulle circostanze che così l’hanno ” disegnata….