Se mettiamo per un momento tra parentesi il terzo mondo, dobbiamo riconoscere che per le donne occidentali il bicchiere è mezzo pieno, nel senso che ci sono sempre ragioni di scontentezza e di preoccupazione ma il bilancio è positivo. Anche le donne senior occupano ormai tanti posti di rilievo. Non abbastanza forse. Ma vogliamo per una volta guardare a un trend positivo. Insomma, possiamo essere ottimiste.
Tuttavia c’è un’area che presenta ancora criticità, ed è quella delle relazioni sentimentali. Le donne senior possono essere vedove o single come gli uomini. Certo, spesso hanno figli e nipoti, amicizie, interessi culturali e se la cavano sempre. Però capita anche a loro di desiderare un partner. E qui le cose si complicano.
Quel che succede è che gli uomini soli, anche di 80 anni, possono contare su una prateria di possibili partner, vedove o divorziate, che va dai 40 ai 50 anni. Pochi sono i senior che scelgono coetanee. Compagne più grandi, men che meno. L’esempio di Macron non fa testo, data la sua eccezionalità in un mondo di trophy wives giovanissime. Per le donne non è la stessa cosa. Forse è una questione psicologica, ma le senior raramente cercano uomini più giovani, a differenza di alcune pop star. Forse in un uomo si desidera l’autorevolezza, la saggezza, una figura paterna, un porto tranquillo.
Il problema è che l’attrattiva femminile è legata alla bellezza, bene sfuggevole che il passare del tempo logora. Dalla Bibbia in poi, nella narrativa e nel cinema (per non parlare dei social networks) le protagoniste donne devono essere belle, mentre per gli uomini non conta. Attori poco avvenenti che Humphrey Bogart o Gerard Depardieu o Tim Roth hanno fatto fortuna.
La bellezza femminile è un vantaggio se c’è, è una condanna se non c’è. Ed ecco sedute infinite dal parrucchiere, negli istituti di bellezza per non parlare della chirurgia estetica. E il canone della bellezza femminile è in continuo incremento, non basta un viso giovane e ben disegnato, ci vogliono le curve al posto giusto e un corpo palestrato.
Un cambio culturale non sembra imminente per cui denunciamo un problema senza fornire una soluzione. Le senior ricche e famose se la cavano. Le donne comuni meno. Essere non attraenti e “sfiorite” è un grosso svantaggio, in un mondo dove si accettano tutte le altre categorie di svantaggiati. Per fortuna le donne comuni fanno buon viso a cattivo gioco, come diceva Carmen Covito ne “La bruttina stagionata” del 1992. Da questo punto di vista non molto è cambiato.
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Foto fizkes su licenza iStock
Mi riferisco a Donne e parità sentimentale. Ho 84 anni ancora piacente (ovviamente nei limiti di un ovvio decadimento fisico senile) e colta e elegante…È più facile che uomini più giovani mi trovino interessante non i coetanei e…onestamente anche a me piacciono i 40 o 50….non i coetanei….Ma sono le nostre remore ancestrali che non ci permettono di fare come gli uomini….ne sono convinta. Almeno qui in Italia.