La storia di Cosimo
Io e mio cugino siamo nati nello stesso mese e nello stesso anno, era il 1958. Da famiglie né ricche né povere, i miei avevano un negozio di alimentari, il padre di mio cugino era manutentore in fabbrica. Siamo cresciuti insieme, più o meno stesse cure, stessa alimentazione, stessi giochi.
Tutti e due ci siamo diplomati, ci siamo sposati e abbiamo avuto figli. Io ho lavorato per un’azienda di trasporti, lui in banca. Abbiamo anche fatto delle vacanze insieme.
Vite parallele fino ai 55 anni, poi le strade si sono divise, colpevole la mia salute e i soldi.
Ho iniziato ad avere problemi al cuore che mi hanno obbligato ad una vita molto controllata e portato a due operazioni serie. Il recupero è stato lento e per certi versi non si è mai completato del tutto. Devo stare attento a cosa mangio, non bevo e non fumo, devo evitare sforzi prolungati e ogni giorno devo ricordarmi le mie otto pillole.
Negli stessi anni in cui mi sono ammalato, ho avuto una disavventura: avevo fatto qualche risparmio, metà dei soldi li ho dati ai miei figli per aiutarli a metter su casa e l’altra metà, su consiglio della banca, li ho messi su dei buoni che non sono mai stati rimborsati. Così mi sono ritrovato con poco o niente sul conto e pieno di preoccupazioni. Ora vivo della pensione e grazie allo stipendio di mia moglie che ancora lavora.
A mio cugino la vita ha invece riservato una terza età tutta diversa: innanzitutto sta in ottima salute e si tiene sempre in forma. E’ un amante delle escursioni in montagna, fa passeggiate anche di 10-15 chilometri senza risentirne per niente e non ha mai smesso di giocare a tennis.
Sta attento a cosa mangia e beve, ma senza vietarsi niente. In più, soprattutto negli ultimi anni di lavoro, il suo stipendio era molto migliore del mio, credo che abbia risparmi che gli danno tranquillità e anche la pensione che riceve oggi è più alta della mia.
Non sono invidioso di mio cugino, anzi gli voglio bene e sono contento per lui.
Però non riesco a non pensare che nella vita l’ingiustizia c’è. Dipende dalle nostre scelte, ma dipende anche dalla fortuna, forse dalla genetica, da cosa ti passa davanti in certi momenti.
Per questo mi danno fastidio le statistiche che leggo su quanto a lungo si vive, su come si sta bene da pensionati e così via. Sono medie del pollo, poi dipende da cosa capita a te…
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Foto di RÜŞTÜ BOZKUŞ da Pixabay